Antonio, l'inContentabile: "Acquisti? Non abbiamo comprato il Real Madrid"

L'allenatore sgonfia il mercato, ma è la solita strategia. Vecino resta a casa: lo vuole l'Everton

Antonio, l'inContentabile: "Acquisti? Non abbiamo comprato il Real Madrid"

Battere il Cagliari e sperare nel Napoli. Aspettando Eriksen. Gli ultimi risultati (2 vittorie in 6 partite) dicono che la corsa dell'Inter si è appesantita e il rischio è che il sogno possa finire anche prima dello scontro diretto in programma a Torino la sera del 1° marzo. Gli acquisti di gennaio, un mercato insolitamente ricco per una squadra seconda in classifica, dicono dell'ambizione nerazzurra: provarci. Del resto negli 8 anni di vittorie consecutive, raramente la Juventus ha avuto avversari così a lungo e così vicini (il Milan nel 2012, il Napoli nel 2018).

Il mercato chiude venerdì: se davvero arriva Eriksen (ieri in tribuna a Southampton), dal prossimo turno l'Inter sarà molto più forte di quanto sia stata finora. Conte non la stravolgerà («chi cambierebbe qualcosa che funziona?») ma dovrà riuscire a non bloccare il processo di crescita di Sensi e Barella e potrebbe non essere semplice. Giroud sarà (sarebbe) una carta in più per l'attacco, con Lukaku e Martinez liberi di prendersi un raffreddore senza che si entri necessariamente in emergenza. «Mi pare ci sia un po' troppa euforia: non stiamo comprando mezzo Real Madrid», sottolinea Conte, con la manifesta prudenza di chi non vuole che si alzino troppo le aspettative. «Sono arrivati calciatori che non giocavano da un bel po' e ci vorrà del tempo per metterli in condizione di dare il meglio».

In effetti, Young e Moses (unici contabilizzati finora) non cambieranno la squadra, anche se a spanne sono un po' meglio del modesto Biraghi e di Asamoah, perseguitato dai guai al ginocchio. Candreva e (quando starà bene) D'Ambrosio continueranno ad avere le loro chances: non sono arrivati fenomeni. Resta un mistero l'acquisto estivo di Lazaro (scaricato al Newcastle): possibile che nessuno sapesse che non poteva fare l'esterno a tutto campo? Ma a volte certe operazioni sono meno misteriose di quanto si pensi: anche Mourinho fece comprare Quaresma, non solo Sneijder & C.

I nuovi acquisti (Young oggi titolare, per Candreva squalificato) e quelli in arrivo provengono tutti e solo dalla Premier (dove potrebbe andare Vecino, non convocato oggi: lo vuole Ancelotti all'Everton, offerti 15 milioni, l'Inter ne vuole 20), un torneo frequentato da Conte, che qualcosa evidentemente deve aver suggerito, pur preferendo schermirsi («magari Marotta e Ausilio sono profondi conoscitori di quel mercato»), salvo poi contestare le critiche post Lecce: «Se nel giro di sei mesi siamo arrivati a considerare negativo un pari, significa che siamo diventati una squadra credibile», dimenticando per l'ennesima volta, come l'Inter in Champions League l'abbia portata Spalletti e non lui (che anzi l'ha portata fuori).

Il Cagliari nell'ultimo periodo ha fatto molto peggio dell'Inter: un pari domenica scorsa a Brescia, dopo 5 ko di fila, compresa quella in Coppa Italia il 14 gennaio, sempre a San Siro e proprio contro l'Inter

(4-1). Maran rilancia Cragno in porta, prima partita della stagione dopo il grave infortunio estivo, ma ha più assenti di Conte e deve reinventare la difesa: dribblare la sconfitta, stavolta avrebbe il sapore dell'impresa.

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