Armani castiga la squadra Ritiro punitivo anche nel basket

Ci volevano i guai dell'Emporio Armani per far scoprire il ritiro punitivo anche ai professionisti del basket. Domenica sera dopo l'uscita fra i fischi al termine della partita persa contro Sassari, terza sconfitta consecutiva in casa, tutti in pullman e via verso Cernusco sul Naviglio, fino al ponte delle gabelle, per meditare sulle troppe cose che non vanno in una squadra nata con il male della pietra per la difesa, un gruppo che se la prende quando la gente dice che i giocatori pensano più a loro stessi che al gioco. Anche Scariolo, un allenatore pieno di medaglie, sembra confuso se gli scappano di mano quelli che ha scelto e se tiene a sedere quelli che vanno meglio.
Settimana troppo importante in Europa per sbagliare la partita di venerdì sera contro Kaunas, capoclassifica nel girone, che, però, potrebbe dare a Milano i due punti che servono per azzerare tutto e passare alla seconda fase, anche se sarà difficile dimenticare la classifica non certo da squadrone nato per dominare il campionato, per farsi valere in Eurolega. Tutti colpevoli, nessuno salvabile e nel raduno nel borgo a 10 chilometri da Milano che un giorno si chiamava Cernusco Asinino, nome più adeguato per chi deve meditare, è cominciato il lavoro di ricostruzione del giocattolo, un giorno solo a Cernusco, da oggi albergo vicino al Forum.
Il presidente Proli partendo per New York ha anche fatto la cosa più giusta in questa stagione iniziata con tanti errori: un comunicato di censura, condanna per i tifosi che hanno aggredito i sostenitori di Sassari a cui è andata la sua solidarietà.
E' venuta l'ora delle ammissioni di colpa e prima di pensare a rivoluzioni tecniche per la squadra, sarà meglio fare gruppo pensando alla difficile sfida con Kaunas.

Ritiro per assi e talenti in fioritura, due dei quali, Melli e Gentile, dovranno davvero fare molto di più per meritare la convocazione in nazionale per la festa del basket che si giocherà a Biella la prossima settimana.