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Arnaldi ko ma promosso alla prova con Alcaraz

Battuto ma promosso. Gli Us Open di Matteo Arnaldi si fermano davanti a Carlos Alcaraz

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Battuto ma promosso. Gli Us Open di Matteo Arnaldi si fermano davanti a Carlos Alcaraz (6-3, 6-3, 6-4), ma non sarà certo la sconfitta contro il fenomeno spagnolo ad oscurare il torneo del ragazzo di Sanremo, già sicuro di entrare nei primi 50 del mondo con un bagaglio solo positivo: «Ho fatto nuove esperienze a New York: prima volta vittoria al quinto in uno Slam, prima volta contro un numero 1, prima conferenza stampa, prima volta alla seconda settimana. Queste esperienze che mi faranno bene per il futuro». Sicuro, questo. E si è visto anche nel match contro Alcaraz, che nonostante i due anni in meno di Matteo aveva dalla sua esperienza e potenza. Arnaldi ha giocato senza timori, tirando fuori anche colpi spettacolari, addirittura andando avanti di un break nel terzo set quando il match sembrava già sul viale della rassegnazione. Ma a questo livello i particolari contano, e quindi ecco subito il controbreak e la volata finale dello spagnolo che, comunque vada, lunedì cederà lo scettro della classifica a Djokovic.

La stessa cosa che succederà nel tennis femminile, con una nuova numero 1 senza bandiera: Aryna Sabalenka, 25enne bielorussa di Minsk, succede alla polacca Swiatek (detronizzata dopo 75 settimane), in uno sport che vive il conflitto tra Russia e Ucraina sul filo di un equilibrio precario. «Ci odiano tutti - aveva detto Aryna a Roma -: eppure io non posso fare niente». Si vabbè, ci sarebbe una foto col suo presidente Lukashenko a smentirla, «ma è stata fatta alla Fed Cup: io odio la guerra». Crederle, questo è il problema, ed infatti l'ucraina Svitolina a Parigi si è rifiutata di stringerle la mano. Aryna - che ha vinto il suo primo Slam in Australia - dall'alto dei suoi 182 centimetri comunque dice: «Mi concentro sulle cose positive: è bello essere forti».

E magari in pace, almeno con se stessi.

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