La verità Champions

Atletico più completo e forte dell'Inter. Il mercato "capolavoro" vale per la A: in Europa Inzaghi ha Sanchez, il Cholo Depay

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C'è anche chi dice che Inzaghi a Madrid ha sbagliato le sostituzioni. E ha ragione: Simeone ha messo dentro Depay, lui solo Sanchez, che ha anche sbagliato il rigore. Peccato non ci fosse Arnautovic, che già a Milano aveva fatto vedere cose importanti. Per gli altri.

La verità è che l'Inter è uscita dalla Champions League perché l'Atletico Madrid nel doppio confronto si è dimostrato più forte e più completo. Allo stadio Metropolitano, Inzaghi ha sofferto come mai in stagione, ma quando l'Inter aveva incontrato un avversario tanto forte? Col Milan, che è secondo in campionato, per dire ha vinto 5-1.

L'Atletico ha meritato di passare, eppure poteva farcela anche l'Inter. A Milano ha sprecato l'impossibile (Arnautovic, soprattutto). A Madrid è andata in vantaggio e poi l'hanno tradita gli ultimi arrivati: Pavard, che ha sbagliato un rinvio, Thuram, che ha fallito un gol mezzo fatto, e poi Sanchez e Klaassen, due rigori decisivi quanto e forse più di quello di Lautaro, che passerà invece alla storia di questa partita come l'errore di Baggio a Pasadena (nessuno ricorda mai Baresi e Massaro).

L'errore vero che ha negato all'Inter l'ingresso nel G8 di Champions, alla fine può essere quello di non avere vinto il girone, anteponendogli il campionato in autunno (Lautaro titolare 3 volte su 6, per esempio), ma sappiamo tutti che è stata una scelta e oggi nessuno può imputarla a Inzaghi, perché è anche attraverso questo percorso di rotazioni che l'Inter ha già vinto la Supercoppa e vincerà presto lo scudetto. Scelta quindi, non errore. E non inganni l'attuale classifica, che oggi suggerirebbe altre scelte prima delle 2 partite non vinte con la Real Sociedad, perché la forbice con chi insegue si è aperta solo di recente, per il crollo altrui.

La favola della seconda Inter uguale alla prima non vale nemmeno per la Serie A, e lo sa bene Inzaghi che infatti in campionato ha sempre dosato le rotazioni. Figuriamoci in Europa. Marotta e Ausilio hanno fatto anche la scorsa estate un buon lavoro con le poche risorse a disposizione, ma certo non era necessario aspettare il doppio confronto con l'Atletico per dire che l'attacco non è all'altezza del resto della squadra, nonostante Lautaro re dei bomber (non dei rigoristi) e nonostante il sorprendente rendimento di Thuram. Arnautovic non vale i 10 milioni per lui spesi, invece su Sanchez basti ricordare che 12 mesi prima l'Inter lo pagava per andarsene, mentre poi ha finito per riprenderselo. Ovviamente pagandolo di nuovo. Perché dunque sorprendersi?

L'uscita prematura dalla Champions causerà un disavanzo di almeno 40 milioni rispetto al percorso della

scorsa stagione, quando gl'incassi europei arrivarono oltre quota 100, ma la finale non è un traguardo ipotizzabile ogni anno e questo è presumibile lo sappia anche il presidente Zhang, come sempre video collegato da Nanchino.

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