Europei 2020

Gli Azzurri extralarge pronti al giro di valzer. Ballano i premi vittoria

Crolla la quota dei bookie per il trionfo finale. Verso l'intesa coi giocatori: cifre in stile 2016

Gli Azzurri extralarge pronti al giro di valzer. Ballano i premi vittoria

Il tema delle rose allargate era un suo vecchio pallino: lo portò alla ribalta già a dicembre scorso quando il virus stava vivendo la seconda ondata. Così Roberto Mancini ha aperto la strada alla decisione dell'Uefa di portare il numero dei giocatori convocati all'Europeo da 23 a 26. Rosa extra large, quindi, anche alla luce di una stagione faticosa per le numerose positività al Covid. Una soluzione che ha permesso al nostro ct di creare il cosiddetto gruppo di «interscambiabili».

E ora che Mancini ha potuto testare tutti i componenti della sua rosa nei primi 270' dell'Europeo (tranne il terzo portiere Meret), inizia a pensare alle scelte per gli ottavi. Dove troveremo, in un inedito all'Europeo, l'Austria. Sperando poi che seguano altre gare, fino ad arrivare magari alla finale di Wembley. Con gli esperti di Stanleybet.it, come riferisce Agipronews, che quotano il successo finale degli azzurri a 6. Meglio di noi solo la Francia (4.50).

L'assunto è che Mancini ha già una formazione ideale nella sua testa, che ricalca quella schierata nella gara d'esordio con la Turchia. Intoccabili Donnarumma tra i pali e Jorginho in regia, il dinamismo di Barella e la qualità di Verratti dovrebbero essere preferiti a centrocampo (il trio con l'oriundo del Chelsea che prevede quindi il doppio play fu varato in occasione dell'amichevole con l'Ucraina il 10 ottobre 2018 a Genova). Locatelli e Pessina sono le valide alternative che hanno già lasciato il segno, ma il vero ballottaggio è al momento è tra il giocatore del Sassuolo e quello del Psg, considerando che quest'ultimo è appena rientrato ma ha comunque giocato 90 minuti. Poi la difesa, il reparto degli eterni affidabili Bonucci-Chiellini, con Florenzi o Di Lorenzo e Spinazzola che partono con i galloni da titolare. Toloi ed Emerson, elementi che possono cambiare tatticamente la squadra, Bastoni ed Acerbi, sicurezze al centro, si faranno trovare pronti. Infine l'attacco, dove Immobile è in netto vantaggio su Belotti e il solo Chiesa sembra in grado al momento di insidiare i posti di Insigne o Berardi (preferibili a livello tecnico-tattico): lo juventino, ottimo col Galles, può sperare in un ingresso a gara in corso. Bernardeschi spera, il giovane Raspadori resta invece il jolly da calare a sorpresa, gli altri sono in fondo.

Nello spogliatoio, Mancini ha bacchettato il gruppo per quelle distrazioni difensive dell'ultima sfida, anche se il dato dei tiri (23 a 3) è stato nettamente a favore dell'Italia. Ma il livello del gioco, l'intercambiabilità dei ruoli e la concretezza sono adeguate garanzie. «Ora comincia un altro Europeo, rimaniamo concentrati e pensiamo a una gara alla volta», il messaggio del ct dopo il Galles. La sintesi è: se non superiamo gli ottavi è come se questa Nazionale, pure divertente e vincente finora, non avesse fatto nulla. Intanto la squadra ha già parlato dei premi e da oggi inizieranno a discuterne con il presidente Figc Gravina. Le cifre dovrebbero ricalcare quelle di cinque anni fa: dall'orologio per il traguardo dei quarti a cifre da 150mila a 250mila euro per semifinale e finale. La vittoria? Meglio non affrontare il tema, per il momento..

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