
Gattuso nella sua prima conferenza da Ct è stato chiaro: "Non sono Harry Potter, non faccio magie". Ok, ma qualche trucco serve, come fa vedere l'AI di X (sopra).
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Una conferenza con aria tesa, con le uniche risate scatenate da Ringhio. Prima sulla tattica: "Col casino che facevo in campo oggi un Gattuso non lo metterei". Poi con un indizio sulla telefonata con Lippi: "La prima parola che mi ha detto è stata Cittì. E capite dove voglio arrivare...".
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Gattuso ha ribadito più volte di voler: "Entrare nella testa dei giocatori", ma molti tifosi, senza confessarlo, in cuor loro sperano anche in qualche sganassone.
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Del nuovo ruolo Gattuso ha detto: "Un sogno che s'avvera". Bene! Di incubi ne abbiamo già vissuti tanti.
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Per gli azzurrabili Rino viaggerà tanto: "Spero di non stressare qualche collega della A e chi lavora all'estero".
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Jovanotti cantava Penso Positivo, il ringhio pensiero di Gattuso è indiretto: "Non dobbiamo pensare in modo negativo".
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Il Ct ha spiegato di aver detto a Gravina: "Nessuno vince da solo", scatenando un'amara riflessione. Soli nel calcio si è unicamente quando si perde
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C'è stato anche una spazio per un momento calabrese, con Gattuso che ha ricordato la sua infanzia: "Partite infinite e sentivo la mamma che mi chiamava dal balcone".
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In sala c'era pure la super tifosa di Gattuso, la 92enne Francesca che lo seguì pure a Spalato e che ora vuole i Mondiali: "Se gli preparo qualcosa appena lo vedo? No, ci sono le partite!". Mentalità.
@dupply