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Bagnaia "ignora" Vale e si prende tutto: vittoria e leadership

Pecco non "va più piano..." come gli aveva suggerito Rossi, rischia e beffa Binder. Ora guida il mondiale

Bagnaia "ignora" Vale e si prende tutto: vittoria e leadership

Pecco Bagnaia e la Ducati di Borgo Panigale volano in Spagna sulla pista andalusa di Jerez de la Frontera. Dopo gli scivoloni nei Gran premi d'Argentina e Stati Uniti, l'eroe ferito si rialza e torna a vincere. Dalle difficoltà con l'anteriore al venerdì, Pecco Bagnaia torna sul podio nella Sprint al sabato e centra la vittoria alla domenica.

Con questo successo di forza e lucidità, il ducatista conquista la testa del campionato, con 87 punti. Marco Bezzecchi, caduto a metà gara, resta secondo con 22 punti di distacco, mentre Brad Binder sale in terza posizione a 25 lunghezze dal leader.

«Sono molto contento», dichiara l'allievo dell'Academy VR46, applaudito dallo stesso Valentino Rossi, volato a Jerez per spronare tutti i «suoi» ragazzi. «Il progresso fatto durante questo fine settimana è stato il migliore di sempre considerati i problemi di feeling all'anteriore che avevamo in prova. Il team ha fatto un lavoro eccezionale e siamo riusciti a vincere nelle migliori condizioni dopo due zeri», ha confermato Bagnaia, alla sua 13° vittoria nella classe regina che lo mette allo stesso livello di leggenda come Max Biaggi e Randy Mamola.

In un inizio di campionato che ha visto tanti vincitori diversi, Ducati si conferma la moto più performante della griglia. E Bagnaia? «Con questo successo possiamo dire che il numero 1 è attaccato sulla moto giusta e sul pilota giusto», le parole dell'entusiasta team manager Davide Tardozzi. «Pecco è stato bravo a non commettere errori. Ha fatto una gara straordinaria. Avrebbe potuto accontentarsi di un secondo posto, mentre ce l'ha messa tutta per avere la meglio su Binder». Sì, accontentarsi e gestire, «a volte basta andare un po' più piano...» come gli aveva consigliato sabato Valentino Rossi.

Il duello tra Bagnaia e l'australiano rimane da manuale. «Cinque giri da favola», ha commentato lo stesso Pecco. «Dopo Miller ho deciso di andare a prendere anche Brad quando ho sentito che la temperatura della gomma anteriore era scesa. Ho dato tutto per essere davanti. Sentivo dietro Binder ma ho cercato di entrare forte in curva, staccare bene e chiudere ogni porta». Ancora una volta, tante le polemiche per la decisione della Direzione Gara: Pecco ha trionfato nonostante sia stato costretto a cedere una posizione durante la corsa per un sorpasso su Miller, penalità che ha lasciato tutti perplessi. «Serve più coerenza e omogeneità» ha commentato il leader. La penalità non offusca la bellissima gara della KTM che ha piazzato due moto sul podio.

Quarto posto per la Ducati Pramac di Jorge Martin che precede l'Aprilia di Aleix Espargaro, poi Luca Marini davanti ad uno straordinario Pedrosa (7°) che tanto ha contribuito al successo di KTM.

In grande difficoltà le giapponesi. Assente Marc Marquez, la prima Honda è quella di Nakagami (9°). La Yamaha non fa meglio del 10° posto di Quartararo.

Oggi si torna in pista per i test in previsione di Le Mans (14 maggio) e Mugello (11 giugno).

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