Rifiuta processi dopo appena sei giornate di campionato, e anzi rilancia le ambizioni della Roma, che con Zeman in panchina punta a «competere per un posto in Champions League». Per Franco Baldini il progetto americano va avanti. Nel giorno del suo 52° compleanno, il direttore generale giallorosso torna a parlare a Trigoria per difendere il lavoro di società, tecnico e squadra, e attaccare chi invece cerca di disturbare l'ambiente. «È ovvio che proprietà, dirigenza e progetto non sono mai stati benvoluti - l'accusa di Baldini -. C'è una volontà di destabilizzare con voci che riguardano partenze mie e di altri. Ma tutto quello che è stato detto in questi giorni è completamente falso. Qui non molla nessuno, non c'è nessuna intenzione di cedere o di rinunciare a portare a compimento questo percorso. Finché avrò la fiducia della proprietà e la forza per farlo difenderò questa società e i suoi colori. Non sono il tipo che resta in paradiso a dispetto dei santi». Baldini conferma poi di aver ricevuto «delle offerte dal Tottenham, ma ho sempre detto che sarei rimasto qui. E una persona ha come unico patrimonio la propria faccia e la propria parola. È l'unico bene al mondo che non vorrei perdere». «Qui tutti devono percepire che c'è gente scrupolosa e seria nel proprio lavoro, i giocatori devono capire che non siamo in un circolo ricreativo - la stoccata rifilata a Totti e compagni - Le responsabilità di quanto sta accadendo evidentemente le abbiamo, anche perchè come si dice il pesce puzza dalla testa, ma siamo sicuri di aver allestito una squadra competitiva, e lo dimostrerà presto».
Insomma un altro flop in stile Luis Enrique non è contemplato.
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