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La Barty sceglie un ritiro da numero uno. A 25 anni l'ultimo ace tra sogni e stress

Quindici i tornei vinti (3 Slam) e un bottino di 24 mln di dollari. "Sono esausta. Non ho più il desiderio di competere ad alti livelli"

La Barty sceglie un ritiro da numero uno. A 25 anni l'ultimo ace tra sogni e stress

Vinco e poi smetto. Non c'è momento migliore per chiudere una carriera se non quando si è all'apice. Lo ha fatto in passato Nico Rosberg, dopo aver battuto Lewis Hamilton e conquistato il titolo iridato di Formula 1. Ieri è stato il turno di Ashleigh Barty, che ha detto basta dopo 114 settimane saldamente sul trono del tennis femminile. Ma, cosa più sorprendente, lo ha fatto a un mese dal suo 26° compleanno, quando in teoria avrebbe avuto ancora tante pagine da scrivere. Ed invece no, come ha confessato in un'intervista poi diffusa sui social alla connazionale ed ex compagna di doppio, Casey Dellacqua, sostiene di aver già dato tutto e, per questo, vuole voltare pagina. «È il momento di inseguire altri sogni. Sono felice e pronta a farlo. Non ho più né la spinta fisica né quella emotiva né tutto ciò che serve per mettersi alla prova ai livelli più alti. Sono esausta, fisicamente non ho più niente da dare».

E pensare che meno di due mesi fa, nel suo ultimo match giocato, Ashleigh Barty si aggiudicava la finale dell'Australian Open davanti al suo pubblico, terzo Slam in bacheca dopo Roland Garros 2019 e Wimbledon 2021, per un totale di 15 titoli complessivi nel circuito (oltre a 12 in doppio), con un bilancio di 305 incontri vinti a fronte di 102 sconfitte e quasi 24 milioni di dollari guadagnati di soli montepremi. «Ho dato tutto quello che avevo a questo bellissimo sport e questa è la mia più grande vittoria». Insomma, con questo palmares c'è di che essere felici

L'annuncio del ritiro di Ashleigh Barty arriva all'indomani dello stop forzato a cui è costretto il vincitore maschile dell'Australian Open di quest'anno, Rafael Nadal. Lo spagnolo stava vivendo un inizio di 2022 pieno di soddisfazioni finché la frattura da stress alle costole lo ha messo fuori gioco per 4-6 settimane. Brutte notizie per Rafa. Lo stesso discorso vale per un altro numero uno di Spagna, quel Marc Marquez che da tre anni non solo non riesce a correre, ma anche a vivere una vita normale. Fra la frattura dell'omero e la diplopia che torna a bussare alla sua porta, non c'è pace per l'otto volte campione del mondo che, per via del problema alla vista, potrebbe essere costretto a lasciare il motorsport ancor prima di compiere i 30 anni. Come in passato era successo a due calciatori, il tedesco André Schurrle e l'olandese Marco Van Basten, quest'ultimo sofferente alla cartilagine della caviglia pur essendosi sottoposto a diverse operazioni. Infine, altro campione che sta attraversando un momento molto complicato è Sonny Colbrelli: infatti, il ciclista bresciano, al termine di una tappa al Giro di Catalogna ha avuto un improvviso malore che gli ha causato un arresto cardiaco. Fortunatamente, tutto si è risolto con una immediata corsa all'ospedale.

Ma certo sono ore di preoccupazione ed allerta.

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