È scoppiato il caso Barzagli. E' stato intercettato, non telefonicamente, ma in un ristorante discoteca, mentre i suoi sodali azzurri sudavano con Ventura. Lui se l'era data, dopo la partita di Palermo contro l'Albania: Motivi personali la spiegazione. I motivi personali erano il rientro in famiglia, moglie e figli, cena e quindi a casa, stando alla testimonianza del titolare del locale, alle 22.30. Il caso è minimo ma ridicolo e sta provocando i tumulti napoletani, i tifosi partenopei sono inferociti per il comportamento sleale dello juventino proprio nella settimana chiave che porta alla grande sfida. Non bastavano 'ndrangheta e collusioni, ora anche le furbate dei convocati nelle varie nazionali, Pjanic liberato dalla Bosnia, Higuain che si fa ammonire e salta la seconda con l'Argentina e Alves idem come sopra (per gli smemorati, l'anno scorso, l'argentino si fece ammonire apposta durante Napoli-Genoa per saltare la successiva gara con il Livorno ed esserci contro la Roma).
Commedia italiana tipica. Il problema non è Barzagli in fuga notturna al ristorante, il problema è la convocazione dello stesso Barzagli per la partita con l'Albania, così cruciale per Ventura da non potersi fidare di nessun altro difensore nostrano. Barzagli a trentasei anni può anche chiedere e ottenere di saltare un'amichevole e di tornarsene a casa. Basterebbe avere il coraggio di essere normali, federcalcio e Ventura. Nel '74 Fulvio Bernardini fu nominato ct della nazionale, dopo la disfatta mondiale di Germania: decise di tagliare con il passato e di puntare sui giovani azzurri. Mise da parte Gianni Rivera e Sandro Mazzola che all'epoca avevano trentuno e trentadue anni, con loro anche Gigi Riva di anni trenta. Ma era arrivato il tempo e l'Italia svoltò. Le buscammo dalla grandissima Olanda ma Bernardini costruì la squadra che avrebbe poi consegnato a Bearzot per i risultati del '78 e dell'82.
Ora Ventura decida: o punta davvero sui giovani oppure non giochi, insieme con la federazione, a nascondino. E Barzagli, la prossima volta, dica la verità, gli accordi con l'allenatore erano quelli: una partita e stop, i motivi personali sono frottole infantili.
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