Benitez si gioca il bis contro i più europei tra i brasiliani

Yokohama. Questa mattina alle 11,30 all'International stadium di Yokohama, la Fifa manda in scena Corinthians-Chelsea, finale del Mondiale per club, ultimo atto ufficiale del 2012 del governo mondiale del calcio (diretta tv su Premium Calcio).
Girone eliminatorio senza sorprese, finale scontata, incerto l'esito, Rafa Benitez potrebbe bissare il successo del 2010 con l'Inter. Contro la squadra più europea di tutto il Brasile i londinesi si presentano con la sola punta Fernando Torres sostenuta da un tridente formato da Juan Mata, il gioiello Oscar e Hazard. Dopo aver fatto fuori senza problemi i messicani del Monterrey per 3-1, i blues si stanno ritrovando, incerto l'impiego di Lampard, sempre assente John Terry. Nel Corinthians gioca Paulinho, mediano difensivo spesso avvicinato all'Inter, del club si conosce poco ma nell'ultimo censimento del 2004 contava 33 milioni di tifosi, secondo solo al Flamengo. È uno dei più blasonati, 5 vittorie nel campionato nazionale, 3 Coppe del Brasile, 26 campionati paulisti, una Copa Libertadores. È stato fondato da un gruppo di operai del quartiere San Francisco di San Paolo. Era il 1º settembre del 1910, l'intento era dare anche alla gente comune un club per cui tifare, perché il football stava prendendo il sopravvento ma era considerato sport elitario, giocato quasi esclusivamente da inglesi o impiegati nelle compagnie britanniche.

Furono immigrati italiani e spagnoli a gettare le basi del Corinthians che rimase sempre molto agganciato alle sue origini tanto che dopo la tragedia di Superga, per onorare quell'immenso squadrone che aveva fatto arrivare le sue gesta fin da loro, i corinziani giocarono la partita di campionato indossando maglie granata.

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