Berlusconi: "Miha resta solo se vince la coppa"

Il presidente ammette: «Forse è stato sbagliato qualcosa nel mercato»

Berlusconi: "Miha resta solo  se vince la coppa"

Pasqua di riconciliazione per il Milan. Firmata dal presidente Silvio Berlusconi, in diretta radiofonica ieri a Roma, con un intervento che può diventare una specie di manifesto pubblico sui deficit attuali dei rossoneri con una puntura dedicata anche alla società, quasi una forma di autocritica, relativa alle scelte tecniche effettuate nel corso dell'ultimo mercato.

Ai microfoni di Tele Radio Stereo, Silvio Berlusconi ha innanzitutto ricucito il rapporto con il tecnico serbo che sembrava irrimediabilmente compromesso dopo la stoccata inferta prima di Milan-Lazio. «Mai dato giudizi su Mihajlovic, mi sono lamentato di vedere un Milan che non mi è piaciuto e non so quanto sia da attribuire all'allenatore, alla società che non ha saputo prendere i giocatori giusti o ai giocatori stessi» la dichiarazione che ai più è sembrata una chiamata in correo di Adriano Galliani, ad con delega alla divisione sportiva. Ancora più esplicita la frase sul contratto di Mihajlovic rimesso in sella, posizione questa condivisa dai due ad, Galliani e Barbara Berlusconi, preoccupati dagli effetti di cambi continui di panchina.

«Sinisa in caso di vittoria della Coppa Italia meriterebbe di restare» la garanzia del presidente intervenuto anche su un altro paio di argomenti. Il primo dedicato agli improbabili arrivi di Totti e Ibrahimovic: «Per Francesco ho da tempo una mia idea: le bandiere non si acquistano. Sul conto di Ibra segnalo che sarebbe impossibile pareggiare le offerte economiche che gli arriveranno dalla Cina».La frecciata dedicata al mercato estivo, interrotto sul più bello (la trattativa su Witsel) e il cui unico rendimento insoddisfacente è rappresentato da Bertolacci, è considerata il preannuncio del possibile arrivo tra i ranghi del club rossonero dell'attuale ds romanista Walter Sabatini. Quest'ultimo colmerebbe il vuoto aperto con le dimissioni di Ariedo Braida e non entrerebbe in rotta di collisione con Adriano Galliani. I rapporti personali tra i due sono sempre stati eccellenti e proprio dopo i contatti della passata estate (per definire le trattative di Bertolacci prima e Romagnoli poi) l'ad milanista ha in privato confessato giudizi lusinghieri sul ds romanista.

Giudizi indirettamente confermati da una frase attribuita ieri allo stesso Galliani: «Walter è un amico ma al momento il suo arrivo non è previsto». Può essere previsto invece per la prossima stagione al fine dichiarato di rafforzare la struttura tecnica che deve occuparsi del mercato e delle future scelte.

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