il bilancio2

I l record di medaglie (14, battute le 12 a Fukuoka 2001, anche se solo 6 in gare olimpiche), almeno un podio in ogni disciplina - mai accaduto -, un oro, tre argenti e un bronzo nel nuoto (meglio di Germania e Russia, cinque podi come a Shanghai 2011) e nono posto nel medagliere - che diventa settimo in quello generale (3-3-8) -, qualche rimpianto (il Settebello). L'Italia saluta l'edizione di Kazan con il sorriso: le punte azzurre non hanno tradito, dalla divina Pellegrini, 6 medaglie iridate, a Paltrinieri che ci riporta sul gradino più alto in campo maschile dopo 8 anni - l'ultimo fu Magnini (protagonista pure a Kazan) - per di più in una disciplina olimpica, passando per l'infinita Tania Cagnotto, tre podi nei tuffi e finalmente un oro mondiale. Il bilancio della piscina è buono anche se molti giovani non sembrano ancora all'altezza: bene le staffette (5 su 6 già a Rio), malino i reduci dalle Universiadi.

Il sincronizzato misto ci regala il record di due bronzi, il nuoto di fondo tre medaglie in specialità non olimpiche ma anche 3 carte per i Giochi, Setterosa al bronzo senza mai perdere. Un buon passo avanti, ma resta molto da lavorare. Pensando che Federica e Tania chiuderanno a Rio.

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