Il blocco Juve la certezza di Conte Pirlo il vero dubbio

Solo l'età può frenare il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini Verratti è una delusione, Zaza e Immobile rimandati

Il blocco Juve la certezza di Conte Pirlo il vero dubbio

In attesa che domani sera l'amichevole di Ginevra con il Portogallo orfano di Cristiano Ronaldo mandi in archivio la prima annata azzurra di Conte, è già tempo di bilanci. La rivoluzione di modulo e di uomini varata dal ct leccese ha per ora funzionato, considerando il cammino senza sconfitte pur con prestazioni altalenanti (confortante l'ultima in Croazia contro la squadra più valida tecnicamente nel girone). Il lavoro di Conte, tra infortuni e cali di condizione, è sempre più difficile, tenendo conto anche che la percentuale dei convocabili e dei loro gol è ormai vicina al 40%. E alcuni elementi paiono insostituibili, come i sempreverdi Buffon e Pirlo. Insomma dei 55 giocatori chiamati in nove partite (56 se consideriamo l'apparizione fugace del Balotelli sparito dai radar anche in Premier League, qualcuno in più come l'oriundo Caligiuri con lo stage di inizio giugno) non tutti hanno convinto Conte. Che ora nella seconda parte della sua avventura, quella che porterà agli Europei, cercherà risposte da chi ha trovato o ritrovato la maglia azzurra e proverà ad attingere magari dal serbatoio dell'Under.

PROMOSSI. Il blocco Juve resta quello imprescindibile per uno che il bianconero lo ha vestito e allenato per anni. Sirigu è una buona alternativa, ma l'ultima stagione di Buffon è stata esaltante. Solo l'età «avanzata» potrà ostacolare il trio Barzagli, Bonucci, Chiellini; Ranocchia appare una valida riserva e pare nettamente in vantaggio su Ogbonna, Moretti e Astori. Presto si rimpiangerà Pirlo (l'obiettivo di Conte è portarlo almeno agli Europei in Francia), c'è la certezza Marchisio, avanzano Antonelli e Darmian - alla luce del grave infortunio per De Silvestri -, Bertolacci, Parolo, Florenzi, Valdifiori e soprattutto Candreva, l'uomo jolly per Conte schierato sia come centrocampista che come esterno. Pellè e l'oriundo Eder sono le sorprese dell'attacco: chissà che non siano loro a risolvere il problema del gol, ormai atavico per la nostra Nazionale.

BOCCIA TI. Verratti non riesce proprio a trovare il feeling giusto in azzurro, eppure sulle sue spalle comincia ad affacciarsi l'eredità di Pirlo, anche se la concorrenza di Valdifiori e De Rossi è spietata. Pasqual, pure impiegato molto, non sembra l'esterno ideale per Conte, Giaccherini (pure richiamato nell'ultimo stage), Osvaldo e Balotelli paiono fuori dai giochi come Thiago Motta, Okaka (pure in gol nell'amichevole con l'Albania), Aquilani, Maggio, Cerci, Rossettini e Abate.

RIMANDATI. Nella ricerca delle punte, le scelte della prima ora Zaza e Immobile hanno pagato un rendimento deludente in campionato. Destro paga invece un impiego con il contagocce nel Milan anche se è spesso comparso nella lista dei convocati. Poli e Bonaventura sembrano buoni comprimari per il centrocampo anche se forse poco avvezzi al gioco del ct, il Giovinco emigrato oltreoceano deve ancora convincere a pieno. Santon, Acerbi e Criscito potrebbero ritrovare un po' di spazio se mostreranno prestazioni convincenti. Da rivedere l'altro oriundo Vazquez, magari già contro il Portogallo domani.

FUTURO. La coppia dei difensori dell'Under Rugani-Romagnoli (il primo è già stato convocato da Conte) è in pole, Conte tiene d'occhio i centrocampisti Baselli e Cataldi e gli attaccanti Belotti, Bernardeschi e Berardi.

Ci sono poi le new entry della truppa dei grandi: Soriano, Gabbiadini (uno che ha segnato con continuità nell'ultima stagione) e Sturaro pronti a prendersi una maglia. Se El Shaarawy starà bene, sarà un'altra freccia nell'arco di Conte.

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