
La coppa taroccata. Ultima idea di Infantino Gianni, capo della FIFA, acronimo rivisto, per l'appunto, in For Infantino Football Assistance. A smascherare la mandrakata ci ha pensato Donald Trump che ha rivelato di possedere, nello studio ovale della Casa Bianca, l'originale della coppa del mondo del club vinta dal Chelsea. Agli inglesi è stata consegnata, a loro insaputa, una replica. Così ha spiegato il presidente degli Stati Uniti: "Nel marzo scorso, Infantino è venuto da me presentandomi il trofeo del vincitore di questa prima edizione della coppa del mondo per club, una coppa bellissima e significativa. Allora gli ho chiesto fino a quando avrei potuto tenerla e lui mi ha rassicurato che non l'avrebbe più ritirata, l'avrei potuta conservare alla Casa Bianca e nel frattempo la Fifa avrebbe provveduto a fare confezionare una replica dell'originale".
Una commedia allestita nei dettagli, la coppa di 24 carati è stata creata da Tiffany e avrebbe un valore intorno ai 20 milioni di dollari ma questo è un dettaglio rispetto alla farsa messa in atto dalla Fifa in complicità con il presidente Trump il quale ha spiazzato anche il cerimoniale della premiazione, restando sul palco e così partecipando alla celebrazione, insieme con i calciatori del Chelsea, stupiti e imbarazzati per la presenza del capo della Casa Bianca al loro fianco, come ha confessato Reece James, il capitano del club londinese. Trump, qualche minuto prima, aveva addirittura ricevuto, quasi di nascosto, la medaglia d'oro riservata ai vincitori del torneo, Infantino gli ha offerto il gioiello, come si fa con una mancia, cercando di nascondere il gesto però inquadrato dalle telecamere della diretta e riproposto dal buffo Var della cerimonia conclusiva. Una sagra totale, la finta coppa portata a Londra dal Chelsea, il trofeo originale nella stanza ovale, già teatro di altre storiche gaffe presidenziali, un evento spacciato e propagandato come l'inizio di una nuova era del football ma con un epilogo da parco dei divertimenti di due presidenti.
Gianni Infantino ha usufruito anche di un ufficio nella Trump Tower per sbrigare ogni impegno legato all'organizzazione del torneo e per altri progetti internazionali, l'assegnazione del prossimo mondiale agli Usa fa parte di un piano ben definito che spazia dal mondo arabo a quello statunitense, a conferma del bluff di un football democratico. La prima coppa fake è entrata nella storia del calcio.