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Calcio, è ufficiale: per la Crusca si dice "il Var"

Il professor Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, ha pochi dubbi: "L'acronimo Var si declina al maschile"

Calcio, è ufficiale: per la Crusca si dice "il Var"

L'Accademia della Crusca è stata scomodata per un dilemma che da mesi attanaglia i tifosi: si dice il Var o la Var? La "sentenza" è arrivata: si dice (e scrive) il Var (leggi l'articolo su L'Arno.it). La stessa risposta in realtà era già stata data nell'estate 2018. Il motivo è presto detto: l'acronimo (Video Assistant Referee) indica l'arbitro assistente in video, quindi il vocabolo è maschile.

All'inizio, pur riconoscendo che "arbitro" fosse maschile, molti preferivano dire e scrivere "la Var", forse perché suonava meglio, a orecchio. Ma la massima autorità in materia linguistica, l’Accademia della Crusca, dopo essersi rivolta al linguista e lessicografo Marco Biffi, aveva chiarito: "Sebbene la sigla si riferisca alla persona, c’è stata molta confusione creata dai mezzi di informazione di massa, che l’hanno riferita alla tecnica, alla strumentazione, determinando un’incertezza sul genere tra addetti ai lavori e parlanti medi. Ad ogni modo, va subito chiarito che è il genere è maschile". E poi aveva proseguito osservando che "volendo ragionare esclusivamente in inglese e non in italiano (dove le sigle traggono il genere dalla parola principale dell’acronimo, ndr), il problema comunque non si pone, dal momento che tutti i sostantivi della parola Var sono maschili: video, assistant, referee".

Nonostante questa precisazione, qualcuno ha continuato a dire la Var.

Ieri il presidente della Crusca, professor Claudio Marazzini, durante un corso per giornalisti sportivi svoltosi a Firenze ha ribadito: "Si deve dire il Var".

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