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Calcioscommesse, per Conte confermata la pena

Nessuna riduzione della pena per il tecnico juventino. Respinti i ricorsi della procura: Pepe e Di Vaio prosciolti. Il Grosseto resta in serie B. Nulla di nuovo per il Lecce: retrocesso

Calcioscommesse, per Conte confermata la pena

Per Antonio Conte non ci saranno sconti di pena. Sono stati confermati i dieci mesi di squalifica per il tecnico juventino per la doppia omessa denuncia relativa alle combine in Albinoleffe-Siena e Novara-Siena del maggio 2011.

La Corte di giutizia ha confermato le sentenze di primo grado, respingendo quasi tutti gli appelli che erano stati presentati. Pepe, Bonucci, Belmonte e Masiello restano prosciolti in relazione a Udinese-Bari. Ad essere respinto pure l'appello per Portanova e Di Vaio. Quest'ultimo resta prosciolto, mentre per Portanova restano i sei mesi per omessa denuncia.

Il legale difensore di Daniele Portanova ha già annunciato il ricorso al terzo e ultimo grado sportivo, il Tnas, sottolineando che seguirà "la procedura d'urgenza".

Il Lecce non sarà nel campionato di serie B. Accolto il ricorso del Grosseto contro la decisione della Disciplinare di primo grado e quello del presidente della società, Piero Camilli, contro i cinque anni di squalifica.

Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, alla vicenda ha dedicato una lunga lettera: "L’odierna sentenza della Corte di Giustizia Federale - ha scritto - conferma i peggiori sospetti sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Conte, per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società.

Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe".

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