Caro Lippi come si sta in Cina?
«Sono rientrato da qualche giorno, fa caldo e sto preparando le ultime gare del girone mondiale. Non ce la faremo a qualificarci per la Russia ma puntiamo da gennaio 2018 alla coppa d'Asia. Stiamo allevando una promettente generazione di calciatori».
Qui invece, in Italia, c'è aria di grandi cambiamenti: è la volta buona per vedere qualcun altro al posto della Juve?
«Se fossi un rivale di Allegri oggi riunirei i miei calciatori e direi: attenti, non fidatevi di queste prime difficoltà, del ko in super-coppa. Ai miei tempi è sempre successo il contrario: chi ha vinto in estate si è illuso e chi ha perso ha corretto i propri difetti. Sarà così con la Juve. Sapete perché?».
No, perché?
«Perché è intervenuta subito la società con quella frase di Marotta: siamo tutti colpevoli, nessun innocente. Vuol dire che dietro Allegri e la squadra c'è una solidità capace di rigenerare l'ambiente».
Anche ai suoi tempi avvennero litigate clamorose, tipo quella con Bobo Vieri: come andò a finire?
«Partirono calciatori importanti come Roberto Baggio, Vialli, Zidane, poi sostituiti a dovere e non cambiò granchè perché non è uno che fa la differenza. La differenza è decisa dal gruppo storico. Ai miei tempi era costituito da Peruzzi, Ferrara, Di Livio, Montero, oggi ci sono Buffon, Chiellini e Barzagli».
A proposito di Bonucci: chi ha fatto l'affare?
«Juve e Milan. Marotta ha incassato una bella cifra, Montella ha avuto un giocatore di grande personalità ed esperienza».
Anche lei, caro Lippi, attraversò le sconfitte in Champions league ma non si ricorda lo choc che c'è oggi tra le fila degli juventini
«La spiegazione è la seguente: quando perdi 7 finali su 9 disputate, ti prende il panico che diventa quasi rassegnazione. Eppure la realtà calcistica è diversa e dovrebbero capirlo in fretta a Torino. Fino a 3-4 anni fa il dominio dei top club europei, Real, Barça, Bayern, United era inarrivabile. Adesso no. La Juve è entrata nel salotto buono del calcio continentale e prima o poi la negatività sparirà e tornerà a vincere la Champions».
Ma il campionato è più equilibrato di prima o no?
«Certo. Anche per un motivo statistico: quando vinci sei scudetti di fila può capitare un anno di arrivare dietro. Poi c'è una rivale, il Napoli, che ha gioco, squadra, schemi e interpreti collaudatissimi: è più forte di un anno prima».
E Milano come se la passa?
«Partiamo dal Milan. In Cina nessuno conosceva i nuovi investitori, mentre Suning che ha preso l'Inter, è una potenza industriale mondiale. La realtà oggi è cambiata. Il Milan si è mosso con abilità, ha fatto acquisti importanti, tutti giocatori funzionali al calcio di Montella, difesa a 3 con Bonucci leader, due esterni di valore, Conti e Rodriguez, centrocampisti di valore con Montolivo recuperato. L'enigma è in attacco. Per arrivare in alto ha bisogno di una punta da 20 gol. Kalinic non basta».
E l'Inter?
«La garanzia è rappresentata da Spalletti. Aveva già una cifra tecnica elevata, doveva aggiungere organizzazione, esperienza e saggezza che sono poi le qualità richieste al tecnico. Luciano deve convincere i suoi che vincere le amichevoli estive non conta».
La Roma?
«Serve tempo, ha cambiato allenatore e impianto di squadra».
Anticipare il campionato a ferragosto o quasi aiuterà Ventura a qualificarsi per il mondiale?
«Sulla qualificazione non so. Quello che so è che il 2 settembre se la giocherà a Madrid. Anticipare è un piccolo contributo alla causa di Ventura ma è il mercato aperto il suo nemico. Ci sono giocatori in rotta con società e allenatori: come faranno a concentrarsi sulla Spagna? Io chiuderei il mercato a metà agosto».
La novità sicura è il Var: che ne pensa?
«Per sperare che siano maggiori i benefici rispetto ai danni bisognerà puntare sull'abilità degli arbitri che stanno dietro il monitor. Un consiglio: fermate il gioco ma decidete ma in pochissimo tempo».
Squadre e giocatore rivelazione: su chi punta?
«Torino e Chiesa. Il ragazzo è un vero fuoriclasse».
Ha visto com'è finita la telenovela Donnarumma?
«È finita come
doveva finire. È plausibile che a 18 anni un ragazzo si faccia condizionare dal fascino e dal carisma di un agente, purtroppo ce ne sono 4-5 di questo tipo in circolazione, ma poi il ragazzo ha preso la decisione giusta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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