Il campione fa a botte e non va in finale

Il giallo di Sun Yang travolge i mondiali di nuoto. Il forfeit del campione olimpico e del mondo dei 1500, fino a ieri, è uno choc. Il mistero è vissuto tra problemi al cuore e risse. Perché si scopre che il fenomeno cinese è tipo a cui piace litigare. E finisce per saltare una finale mondiale per un alterco con un'atleta brasiliana. O almeno così sembrerebbe secondo le ricostruzioni. A partire dal ct del Brasile Albertinho, che a Globo ha rivelato che Sun avrebbe tentato di colpire «con una gomitata e un calcio» una collega brasiliana (la Oliveira, ndr ) che lo aveva insultato per averla urtata in corsia. «Sono volate parole grosse e credo che Sun mai più litigherà con un brasiliano: gli sono andati addosso in 15, ma nessuna aggressione. Ho detto a uno dei loro tecnici di insegnargli come ci si comporta».

Sempre secondo Albertinho il cinese sarebbe recidivo perché «il mio collega del Canada mi ha raccontato che in passato Sun ha tentato di colpire anche alcuni dei suoi ragazzi». Invece Stefano Morini, tecnico di Paltrinieri, ha rivelato: «I tecnici cinesi mi hanno detto che Sun avrebbe ricevuto una botta alla testa e hanno deciso con i medici di non rischiarlo». Versioni che vanno in altra direzione rispetto a due note che hanno alimentato preoccupazioni sulla salute del cinese. La Fina: «Per Sun Yang problemi al petto durante il riscaldamento. Non c'era tempo per un completo check-up medico e così si è ritirato». Conferme anche dal profilo twitter del fan club: «Ha avuto problemi cardiaci». Lo stesso nuotatore cinese in una conferenza stampa ha spiegato: «Dopo la finale degli 800 il mio corpo non stava bene. Avevo dolori al petto e anche nel riscaldamento non mi sentivo bene e ho preferito non gareggiare. Ora in Cina farò i controlli del caso. Rissa? No comment...». Non senza un evidente imbarazzo, aveva ritirato il premio di migliore nuotatore insieme a Katie Ledecky.