È un altro passo verso l'Europa league del Torino e contro la riammissione del Parma.
Il Tar del Lazio si dichiara incompetente a decidere sul ricorso con cui il presidente Ghirardi contestava la mancata licenza Uefa. L'alta corte di giustizia del Coni aveva bocciato il ricorso, dopo il no dalle commissioni di primo e secondo grado della Figc. Era solo questione di 280mila euro pagati in ritardo, per l'Irpef di alcuni giocatori ceduti in prestito o comproprietà.
Secondo il Tar, la competenza è del Tas di Losanna, al quale il club gialloblù ha già presentato ricorso: ricusa anche l'ipotesi dell'«errore scusabile», in quanto lederebbe il diritto del Torino, che si è attenuto scrupolosamente al regolamento. Il difetto di giurisdizione implica pure il rigetto della domanda di risarcimento.
Il Parma prosegue nella sua battaglia. «Andremo subito al Consiglio di Stato - spiega il legale romano Federico Tedeschini -. Il Tar doveva rendersi conto che i giudici sportivi nulla hanno a che vedere con la giustizia, che invece ogni Stato deve dispensare».
In Emilia si spera nel precedente favorevole, la fresca riammissione in Europa league del Rostov, vincitore della coppa di Russia: la federazione ex sovietica l'aveva sostituito con lo Spartak Mosca, per ritardi negli stipendi e un debito di poche centinaia di migliaia di euro, punito ora con 76mila euro di multa. Prosegue, intanto, la battaglia a distanza, dialettica, fra Torino e Parma, l'ad crociato Leonardi accusa il presidente Cairo di fare ostruzionismo, la società granata replica colpo su colpo.
Ghirardi, invece, resta determinato a vendere, per ora non ha offerte e allora prosegue con la famiglia. Vuole trattenere Cassani, nel mirino del Sassuolo, mentre in avanti punta sul tridente Biabiany-Belfodil-Cassano.