Carica Gattuso. "È la partita che cambia la vita al Milan"

Milano - Lo stress di chi è arrivato al capolinea dopo tante partite logoranti, ma anche di chi sa che gli ultimi 90' potrebbero cambiare radicalmente il futuro del club. Perché se è vero che una società come il Milan non può certo gioire per un eventuale sesto posto, è altrettanto vero che chiudere settimi vorrebbe dire preliminari di Europa League, programmazione sfalsata e niente introiti da tournée estive. Il Milan ha tutto da perdere dalla sfida di oggi con la Fiorentina e Gattuso lo sa: «Il sesto o il settimo posto ti cambiano la vita: se andasse male significherebbe perdere dei soldi, anticipare date, limitare il lavoro a Milanello si dovrebbe fare tutto in fretta e furia. Se vinciamo mi faccio 30 chilometri a piedi».

All'andata fu la gara della svolta, il Milan riuscì a recuperare da una situazione di svantaggio: «Fu la prima gara in cui ho visto negli occhi dei ragazzi qualcosa di diverso. Non dimentichiamoci da dove siamo partiti, ma anch'io ne ho combinate, per esempio ci mancano cinque punti col Benevento».

E se da una parte c'è la consapevolezza che questa squadra non potesse fare molto di più («in fondo ci stiamo giocando quel che ci meritiamo»), dall'altra c'è il rammarico per quello che non è stato ma sarebbe potuto essere: «La delusione più grande? La finale di Coppa Italia, vedere quei 35.000 nostri tifosi delusi».