"Caro Conte ti sbagli Il ciclo non è finito la Juve ha più fantasia"

Sabato si inizia il campionato e il Principino Marchisio avverte: "La Roma l'avversaria principale ma noi non molliamo"

"Caro Conte ti sbagli Il ciclo non è finito la Juve ha più fantasia"

La crisi del settimo anno non c'è stata, anche se qualche contrattempo ne ha un po' condizionato il rendimento. Claudio Marchisio è però pronto a ripartire, salutando Conte e avvertendo la concorrenza: «La Juve c'è e ci sarà sempre. Siamo pronti per il poker di scudetti».

Siete davvero convinti di essere ancora in prima fila?

«Certo. È arrivato un nuovo allenatore e un nuovo modo di intendere il calcio ma non dimentichiamo che, prima di applicare il 3-5-2, abbiamo giocato e vinto con la difesa a quattro. Ci vuole un po' di tempo per riprendere certi meccanismi, ma non vedo grossi problemi».

Nell'anno post Mondiale, già complicato di suo, avete affrontato una tournee estiva massacrante e poco significativa dal punto di vista tecnico: non temete ripercussioni?

«No. Certi problemi ci sono sempre stati e per esempio l'anno scorso, negli Stati Uniti, non vincemmo mai. Qualche difficoltà logistica l'abbiamo affrontata, ma il gruppo è ben amalgamato e disposto al sacrificio».

State cambiando pelle e anche lei potrebbe avere nuovi compiti: i tifosi cosa si devono aspettare?

«Una grandissima stagione. E una maggiore varietà di moduli utilizzabili, perché rosa e giocatori lo consentono. Da parte mia, garantisco massima disponibilità. Cercheremo di fare maggiore possesso palla, cosa che in Europa è fondamentale, e saremo più liberi di muoverci: con Conte il gioco era più programmato, adesso cerchiamo maggiore fantasia. L'albero di natale (4-3-2-1, ndr ) mi piace: dobbiamo lavorarci, ma finora abbiamo risposto bene».

Sarà una Juve-fantasia per fare più strada in Champions?

«Quello è uno degli obiettivi stagionali. Ma è stato eccessivo parlare di un nostro fallimento europeo: due anni fa siamo usciti nei quarti contro il Bayern che poi avrebbe vinto la coppa, mentre l'anno scorso ci siamo mangiati la qualificazione in casa contro il Galatasaray dopo non avere sfigurato contro il Real».

Vi sentite pronti a camminare senza Conte?

«Ci mancherebbe altro. Allegri ha trovato una squadra cresciuta molto e pienamente consapevole della propria forza, pur non potendo sapere adesso se saremo migliori del recente passato».

Eppure, secondo Conte era finito un ciclo.

«Non credo. La scelta del mister ci ha sorpreso, ma uno come lui non poteva continuare senza essere carico al cento per cento. Personalmente mi ha anche spiegato, ma qui si entra nella sfera del personale e quindi mi fermo. Giriamo pagina e basta».

Tra pochi giorni lo ritroverete in Nazionale.

«Potrà fare benissimo perché avrà modo di ricostruire, un po' come fece Prandelli dopo i Mondiali in Sudafrica cui seguì il secondo posto agli Europei».

Allegri urla come Conte?

«Sa come comportarsi e come farci lavorare. Siamo comunque grandi e vaccinati al punto da sapere cosa fare senza che ci sia bisogno di tante urla».

La Roma sarà sempre l'avversaria numero uno?

«Penso di sì. Ma vedo bene anche le altre grandi, milanesi comprese.È però presto per parlare: lo scorso anno, per esempio, gli infortuni hanno penalizzato la Fiorentina».

Barattereste il quarto titolo di fila per un buon cammino in Champions?

«No. Se baratto una vittoria, lo faccio solo per un altro successo».

In Europa c'è chi continua a spendere milioni a palate: ha senso?

«In Italia la situazione economica è quella che è, ma l'Atletico Madrid conferma che si può lottare alla pari con certe super potenze. Avendo vinto tre scudetti di fila e sfiorato la finale di Europa League, non credo nemmeno che noi si sia così lontani dall'entrare tra le prime otto squadre continentali».

Si aspetta sorprese da

questi ultimi giorni di mercato?

«Intanto è strano che nessuno mi cerchi (ride, ndr ). Dopo di che, benvenuto a un eventuale grande campione: se però dobbiamo solo aggiungere un numero, tanto vale rimanere così».

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