Cassano pensaci tu La Juve fa piazza pulita: urge rimedio anti-noia

Costretti ad aggrapparsi al soldataccio rallentare i soldatini. Chi può salvare il campionato? Il Napoli ha buttato via la chance, la Lazio non convince, la Roma... Resta l’Inter

Cassano pensaci tu La Juve fa piazza pulita: urge rimedio anti-noia

Soldatini contro soldataccio: ci resta solo questo? Ma ve l'immaginate? Costretti ad aggrapparci alle belle lune di Cassano per salvare lo spettacolo, il pathos, sette mesi di calcio week end, se non la classifica del campionato. La Juve è più Signora che mai. Ma, suvvia, non si lascian sole le Signore. Vero, ma il nostro pallone è un poco maleducato, non solo quando i calciatori si azzuffano o i tifosi fanno danni negli stadi, urlano, imprecano, offendono, seviziano la memoria di chi è morto. Non per tifo, ma per necessità serve trovare un cavaliere alla signora. Ma la serie A non propone alcun bel tipo. Otto giornate hanno parlato chiaro. Finora. La Juve si è sbarazzata di qualunque difficoltà, ha rischiato ma è sempre rimasta in rotta e ha trovato il filo di un successo e di una partita. È squadra vera, sicura della sua forza, non si smarrisce nell'inseguire il senso di una partita.

Parlano i numeri: è prima in tutto, riesce a mandar fumo egli occhi perfino quando mostra le debolezze. Oggi tutti ad esaltare i dodici suoi goleador in campionato. Forza di un gruppo, si dice. Invece è la dimostrazione che manca un killer vero per semplificare il semplificabile: cioè far gol. Eppure la Juve è squadra che ha segnato nettamente (o quasi) più degli altri. Bisognerebbe interrogarsi sulla forza delle avversarie. Danari in cassa e rosso di bilancio, acquisti-cessioni spiegano molto. Se non tutto.

Fino a sabato il Napoli se la tirava: accovacciato là, alla pari, in testa alla classifica. Ed ora è tornato in cuccia. Si dice: ha tenuto botta alla Juve, ha rischiato di pareggiare. Appunto, per essere forte doveva rischiare di vincere. Ed, invece, perduto il piede caldo del cannoniere suo (provate ad immaginare Cavani in bianconero e vedrete l'effetto che fa) si è ridotto a una partita paurosa, difensiva, inoffensiva. Napoli da far cadere le braccia, alla faccia delle sbruffonate di Mazzarri. Se questo squadra non poteva giocar meglio, come dice il tecnico, significa che non è gran cosa e la Juve dovrà ringraziare la buona stella. C'è stato un tempo nel quale poteva scegliere tra Mazzarri e Conte. Bene, sabato il pallone ha dimostrato che la Juve ha visto giusto: senza Conte e con Mazzarri non sarebbe arrivata così lontano.

Ma ora, per tutti noi, c'è rischio di una gran noia. Chi slaccerà almeno qualche bottone alla Signora così ben corazzata? La Champions farà danni? Sì, forse. Ma la Juve da un mese non sta giocando partite splendide, eppure raccoglie risultati. Il Napoli aveva la chance e l'ha buttata. La Roma si è fatta devastare, sembra la solita incompiuta. La Lazio contro il Napoli è stata piallata. Volete che metta in ginocchio la Juve? Non saranno i tre gol rifilati al Milan a spingere all'ottimismo. Piuttosto meglio preoccuparsi per i due subiti dai rossoneri.

E qui torniamo al soldataccio contro i soldatini. Dici Cassano per dire Inter con tutto l'insieme di sensazioni e risultati che la squadra sta avvalorando: 4 vittorie di fila in campionato (5 con la Eurocoppa), niente male. Cassano si gode il miglior inizio di carriera: 5 reti in 8 presenze. C'è da far venire il magone al Milan. E, per ora, da far alzare le braccia a chi pensava che l'affare l'avesse concluso Allegri. Pazzini ha segnato tre gol tutti insieme, poi si è fatto ingoiare dalla mediocrità. Cassano ha vinto la sua partita e le sta facendo vincere all'Inter. Non certo da solo. Stramax sta modellando una squadra, ha riassestato la difesa, sistemato il centrocampo. Somiglia a Mourinho solo nello stellone (ieri c'era un rigore di Guarin ignorato): passi pure come una qualità. La squadra ha trovato un assetto che gratifica i difensori, ma non potrebbe pensare calcio vincente se non avesse due uomini come Milito e Palacio capaci di giocare a tutto campo. Palacio nel suo piccolo è un Eto'o: segna, fa segnare e corre sul lungo campo. Milito conosce il senso del sacrificio.

Oggi l'Inter non sa ancora quanto vale, ma ha vinto più della Juve in trasferta (forse l'unica

classifica in cui i bianconeri sono secondi): 4 contro 3. Casi del pallone e del calendario. Il 3 novembre attende lo Juventus stadium. Un altro sabato regalato dal calcio per «salvare» il campionato e non annoiarsi fino a maggio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica