Uscito dalla porta principale, l’anno prossimo il Napoli rientrerà in Europa almeno da quella secondaria. Sempre che tra due mesi non arrivi la ciliegina del terzo posto in campionato. Che, segno del destino, passerà anche dal Siena, l’ultima delle dieci tappe conclusive del torneo.
Sarà pure una Coppetta, ma conquistarne la finale dopo 15 anni di attesa è un risultato da incorniciare per i partenopei quanto il bel cammino continentale concluso a Stamford Bridge una settimana fa. Il ko con il Chelsea è già evaporato nell’aria più che primaverile della città: il verdetto di un San Paolo stracolmo è che la squadra di Mazzarri si giocherà il trofeo il 20 maggio a Roma contro la Juve, un inedito per la Coppa Italia. La bella favola del Siena - che esce comunque a testa alta- è finita ieri, il topolino non è riuscito a fare il solletico all’elefante (usando la metafora di Sannino).
Nonostante che il tecnico di Ottaviano - apparso emozionato per la sua «prima» a Fuorigrotta - decida di mettere in campo la migliore formazione, il divario tecnico fa la differenza. La svolta già dopo dieci minuti quando Vergassola mette alle spalle del proprio portiere Brkic un pallone piovuto in area. Vantaggio dell’andata già cancellato e strada spianata per il Napoli, come dimostra la splendida e veloce azione del secondo gol, partita da Inler, proseguita da Hamsik e conclusa da Cavani.
Gol numero 60 con la maglia del Napoli per il Matador che sceglie la serata giusta per l’importante traguardo. Il Siena prova a insidiare la porta del Napoli nella ripresa, gli azzurri soffrono un po’ ma potrebbero anche segnare il terzo gol.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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