Cavani contro Jovetic, i big che in tempi di emorragia di top player dall'Italia, hanno deciso di non cambiare maglia. L'uruguagio del Napoli, tentato dalle sirene del Chelsea, ha alla fine rinnovato il contratto per altri 5 anni con il club di De Laurentiis (salendo a un ingaggio di 5 milioni a stagione e bloccato da una clausola rescissoria di 60). Il montenegrino della Fiorentina, a lungo obiettivo della Juve, è stato invece «blindato» dai Della Valle, capaci di dire no all'offerta di 30 milioni dei bianconeri. I primi squilli del Matador e di Jo-Jo sono arrivati già nei 90' iniziali, ma al di là della presenza dei due fuoriclasse, la sfida tra Napoli e Fiorentina si presenta ricca di motivi di interesse. Di fronte una squadra che vuole confermarsi al vertice della serie A e un'altra che ha operato molto bene nella campagna trasferimenti. Mazzarri è ormai un tecnico affermato e conosciuto in Europa grazie all'ottima Champions della passata stagione, Montella è il giovane promettente che si gioca le sue chance dopo l'ottimo campionato alla guida del Catania. «Il mio collega dice che siamo da scudetto? Io penso solo a giocare contro la sua Fiorentina che è molto forte e ha fatto un grande mercato», così il tecnico del Napoli.
«È stato un mercato da 10, con scelte per lo più tecniche e tutte condivise, ora divertiamoci», dice quello napoletano dei gigliati, per il quale è sempre speciale tornare al San Paolo. Non convocato Toni (ieri visite mediche) per motivi burocratici. «Credo proprio che ci darà una grossa mano», chiude Montella.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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