Sky e Mediaset spingono sul gas nellultimo atto della guerra sui diritti tv, la Rai resta spettatrice alla finestra. Ieri il botta e risposta sui maggiori tornei mondiali delle due ruote «rombanti»: nel giorno in cui lemittente di Murdoch annuncia infatti il colpo dellacquisizione dei diritti sul Motomondiale dal 2014 e per i successivi tre anni, quella del Biscione si assicura da Infront Sports&Media la Superbike dal 2013 al 2015, con opzione per il triennio successivo.
I vari Valentino Rossi, Stoner e Lorenzo saranno dunque protagonisti sulla pay tv che ha anche specificato come, secondo laccordo raggiunto con la Dorna Sports - società organizzatrice del circus delle moto - otto dei 18 Gran Premi stagionali saranno visibili anche in chiaro. Con il boom del digitale terrestre, non è da escludere che si trovi un accordo con un network outsider (magari La 7) o che invece vengano trasmesse sul canale Cielo, di proprietà di News Corp (che detiene anche la maggioranza delle azioni di Sky) e ormai ricevibile in tutto il Paese.
Lemittente di Murdoch vuole arricchire la narrazione di questo sport, raccontandolo in Alta Definizione e offrendo ai propri abbonati la possibilità di personalizzare la propria visione e le proprie emozioni grazie allinterattività e di seguire ovunque i propri campioni in azione grazie al servizio Sky Go. Nellannunciare la nuova acquisizione, Sky ha sottolineato la lunga lista di eventi sportivi deccellenza che ormai compongono la sua offerta: le Olimpiadi di Londra 2012 (2000 ore di gare live, sette volte di più di quanto visto in tv in Italia a Pechino 2008), quelle invernali di Sochi 2014 e i Giochi di Rio del 2016.
E se il Motomondiale emigra dopo 10 anni, Mediaset si aggiudica il Mondiale Superbike che vede come attori principali Checa e i nostri Biaggi e Melandri e che sta accrescendo il numero di appassionati grazie anche ai risultati positivi dei nostri centauri. La Rai invece mantiene la Formula 1 (mollata da Sky nel 2009) ma non ne ha ancora acquistato i diritti italiani per il 2013, messi in vendita in questi giorni. Di sicuro, se riuscirà ad assicurarseli in extremis, non potrà spendere cifre folli.
Quelle cifre con qualche zero in meno messe sul piatto nel dicembre 2010 quando cera da confermare le dirette in chiaro delle partite di Champions del mercoledì. Diritto perso a scapito proprio di Mediaset, che ieri lo ha ricordato - guarda caso nella settimana della finale di Monaco - evidenziando anche lesclusiva su tali sfide. Ovvero, e questa è la novità, nei 16 mercoledì tra gironi eliminatori, ottavi, quarti e semifinali, le reti generaliste del Biscione saranno le uniche a trasmettere la sfida di unitaliana o in alternativa quella più importante del programma, mentre contrariamente a quello che avviene oggi, la pay tv (Sky) potrà proporla solo in differita. Una svolta storica e un ritorno al passato ormai remoto (quello precedente allavvento delle tv a pagamento), visto che anche la finale andrà in chiaro ma non in esclusiva, essendo prevista di sabato.
Le reti free di Mediaset trasmetteranno anche gli highlights con tutti i gol e le sintesi delle partite sia del martedì sia del mercoledì ma anche la finale di Supercoppa Europea. Sui canali pay del Biscione (Mediaset Premium) resterà lEuropa League, arricchita dalla presenza di Lazio, Napoli e Inter.
E la Rai? Out da tempo dalla sfida per la serie A, proverà a salvare i diritti di trasmissioni storiche come La Domenica Sportiva e, per la radio, di Tutto il Calcio, oltre alla Coppa Italia che interessa poco altre emittenti. Proporrà gli Europei di Polonia e Ucraina e solo 200 ore di diretta dei Giochi di Londra. Di tutto, di più è uno slogan ormai superato.
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