Adesso sì, possono anche festeggiare. La maledizione azzurra i tedeschi sono riusciti a spezzarla, e poco importa che siano dovuti arrivare al 18° rigore, dopo una partita dominata e quasi buttata via per l'ingenuità di Boateng. Difficile a credersi, ma dopo essersi tolti questa soddisfazione enorme, anche se nei 90' contro di noi in una grande competizione non hanno ancora vinto (siamo a 9 partite tra Mondiali ed Europei), i tedeschi non hanno infierito sugli azzurri, anzi, hanno riconosciuto i grandi meriti della squadra di Conte, capace di metterli in difficoltà e tenerli lontani dall'area azzurra per gran parte della partita.
«Siamo stati superiori ha detto Loew, a mente fredda - ma l'Italia è stata brava e anche noi abbiamo dovuto fare attenzione a chiudere gli spazi. È stata una partita tatticamente molto intensa e alla fine abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna». Parole di rito, ma a cui fanno eco tutti i componenti della spedizione tedesca, che con umiltà riconoscono tanti meriti agli azzurri, capaci di far tremare i campioni del mondo fino all'ultimo rigore.
Che hanno sofferto, lo dice anche il più italiano della spedizione, Oliver Bierhoff, team manager della mannschaft: «Alla fine ci è andata bene, ai rigori. Questa qualificazione è un grande sollievo. L'Italia ha fatto una gran partita, forse alla fine sul campo noi avevamo qualcosa di più: abbiamo dominato il possesso palla, ma l'Italia ha avuto grande carattere, è stata brava a chiuderci gli spazi, lasciandoci creare poche occasioni». Lo dice anche Neuer, mvp della partita secondo l'Uefa: «È stata una guerra di nervi, non era facile. Ai rigori io cercavo solo di rimanere concentrato. Sapevo come tiravano, ma a volte può essere uno svantaggio se cambiano abitudini proprio all'ultimo. Quello che posso dire è che la fortuna è stata dalla nostra parte».
Fortuna che però potrebbe far pagare un conto salato in semifinale: che i 120' sono stati duri, lo ha detto anche l'infermeria. Loew per il resto del torneo dovrà fare a meno di Gomez e Khedira, due pedine fondamentali, ma è soprattutto l'attaccante, infortunatosi alla gamba destra, a preoccupare il ct tedesco in chiave semifinale: «È sempre triste perdere dei giocatori nelle fasi cruciali di un torneo, mi spiace in maniera particolare per Mario che fino ad oggi aveva giocato un grande europeo. Questo vuol dire che dovremo trovare altre soluzioni ma il livello qualitativo della squadra è alto ed ho piena fiducia nei miei ragazzi». Per il bianconero, invece, si tratta di una ricaduta all'adduttore della coscia sinistra, quella che già lo aveva fatto soffrire negli ottavi contro la Slovacchia. Il suo forfait non è ancora ufficiale, ma in Germania i media non lasciano speranze. Altra assenza certa, e pesantissima, quella di Matt Hummels, squalificato, mentre per Schweinsteiger si farà di tutto per recuperarlo in tempo.
Ma dopo aver eliminato gli azzurri, e spezzato la maledizione, la Germania non si vuole fermare sul più bello: «Crediamo nelle nostre forze assicura Bierhoff - sappiamo che abbiamo grandi qualità. Devi sempre andare al massimo, in questo Europeo nessuno ti regala niente». E superato l'ostacolo azzurro, adesso la strada verso il titolo non può che essere in discesa.SR
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