Roma La Roma si ferma a un soffio dall'impresa in una notte nella quale ha mostrato uno dei volti migliori della stagione. Essere arrivati a un gol dalla qualificazione ai quarti di Europa League accresce il rammarico per quella rete di Lacazette incassata nel recupero della gara di andata che ha complicato la rimonta nel secondo round della sfida. Il passaggio del turno sarebbe stato meritato dalla truppa di Spalletti, non fosse altro per il numero di occasioni create e per un Lione che solo a tratti è uscito dalla sua area per rendersi pericoloso.
Gridano vendetta la traversa di Rudiger, ma anche le parate di Lopes e il diagonale fallito da El Shaarawy che avrebbe sancito il sorpasso quando la gara era ancora a metà del secondo tempo. Ci ha provato in tutti i modi Spalletti, schierando tutti gli uomini offensivi a sua disposizione (Totti compreso, stavolta non ha detto di no ai soli 11 minuti concessigli dal tecnico), ma la spinta è andata via via affievolendosi e nel finale Alisson ha evitato anche il pari dei francesi con tre parate (tempestiva l'uscita su Cornet lanciato a rete).
Sfumano cinque milioni, ma soprattutto rischia di sfumare la possibilità di mettere un trofeo in bacheca e probabilmente sfuma anche la permanenza di Spalletti sulla panchina giallorossa, che aspetta dal patron Pallotta (in questi giorni il vertice) qualche chiarimento sui programmi futuri del club. Quella di ieri è stata la sesta eliminazione di fila dalla Uefa/Europa League, segno che a livello internazionale la proprietà Usa deve ancora fare il salto di qualità.
Tre le sorprese prima del fischio di Kassai: l'assenza in tribuna del presidente James Pallotta, sbarcato nel pomeriggio da Londra ma colpito da un forte e improvviso attacco febbrile; lo stadio che mostra finalmente un bel colpo d'occhio pur senza il tifo organizzato della Sud; modulo romanista con la difesa a tre, Bruno Peres recuperato fra i titolari e Salah al fianco di Dzeko.
L'Olimpico mai così pieno in stagione sospinge la Roma alla ricerca dell'impresa. La gara è vibrante, senza pause e i giallorossi mettono subito sul piatto tutte le energie psicofisiche. Dopo il sussulto per la doppia occasione Rudiger (traversa) e Salah (deviazione di Lopes), il Lione trova a sorpresa il vantaggio. Azione fotocopia dell'andata, con punizione di Valbuena e zuccata di Diakhaby, un gol che alla fine peserà nell'economia della qualificazione. Strootman con un colpo scomposto sotto porta ristabilisce immediatamente la parità. Inizia così l'assedio giallorosso che trova il muro del Lione e del portiere Lopes, ma anche qualche conclusione sfortunata. Il 2-1 arriva solo dopo un'ora di gara con il tocco sfortunato di Tousart su una palla vagante in area, ma la rimonta della Roma si ferma.
Con Alisson che deve anche evitare il pari dei francesi. Il Lione accede ai quarti, alla truppa di Spalletti - uscita dal campo tra gli applausi del pubblico - tanto rammarico e il rischio di una stagione già in archivio a metà marzo.
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