Si racconta che la maglia iridata si porti dietro una sorta di maledizione, o comunque un sortilegio al quale è difficile sfuggire: una volta conquistata, l'anno dopo regala solo sconfitte.
Si pensava che la regola valesse anche con il portoghese Rui Costa, vincitore del Mondiale di Firenze l'anno scorso e da allora mai più comparso sul podio di una gara.
Improvvisamente, incantesimo sciolto. E in grande stile. Il campione del mondo si è sbloccato nell'ultima tappa del Giro di Svizzera, che ha regalato grandi sorprese, con una fuga da lontano che ha fatto saltare il banco e sfilato la maglia gialla a Tony Martin, che sembrava ormai tranquillamente destinato al successo finale.
Martin è rimasto isolato, e senza compagni non è riuscito a controllare il gap dei fuggitivi più pericolosi, scattati a una cinquantina di chilometri dal traguardo, che sono riusciti a guadagnare oltre 2' di vantaggio sul grosso del gruppo.
Rui Costa, il portoghese dell'italiana Lampre Merida, ha tagliato la linea dell'arrivo di Saas-Fee primo e solo, pronto a festeggiare tappa e maglia.
A completare il podio di giornata Bauke Mollema (Belkin) e Mathias Frank (IAM), che concludono rispettivamente 3° e 2° nella generale. Martin deve accontentarsi della quarta piazza a 1'13" dal vincitore.
Per Rui Costa si tratta della terza vittoria consecutiva al Giro di Svizzera: nessuno ci era mai riuscito prima. Non sarà lui a dire che la maglia iridata porta male.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.