Il Napoli chiama, la Juventus risponde ma quanta fatica. Contro il Cagliari i bianconeri prima dominano, poi soffrono e alla fine vincono grazie a un episodio e alla tanta qualità a disposizione di Allegri. Una faticaccia, che permette ai bianconeri di rimanere l'unica vera antagonista del Napoli capolista con Inter e Roma che sembra giochino a chi fa meno. Si prospetta un duello avvincente fino alla fine tra le due squadre che, comunque, sembrano più solide e attrezzate. E questa Juve, anche quando non brilla, c'è sempre e non molla mai. Messaggio chiaro alla rivale diretta.
Juve in grande forma che ha conquistato 16 degli ultimi 18 punti a disposizione dopo aver battuto Napoli e Roma con l'unico pareggio contro l'Inter. Allegri sceglie una trequarti più tecnica e meno fisica, rinunciando a Mandzukic e lanciando dal primo minuto Dybala e Bernardeschi per supportare Higuain mentre in difesa Barzagli torna a giocare da terzino destro al posto di Lichtsteiner.
Il primo tempo, sommando le occasioni da rete è assolutamente in equilibrio. La Juve inizia molto forte e colpisce due pali. Prima è Dybala, all'ottavo minuto, a far tremare la traversa con una punizione dal limite quasi perfetta. Poi Bernardeschi colpisce in pieno il palo con un tiro a girare che raccoglie tanti applausi e molti rimpianti bianconeri. Sembra fatta per la Juve quando Benatia insacca su un cross di Pjanic ma il marocchino parte in posizione di fuorigioco e il gol è annullato. E il Cagliari? Non si scompone e continua a giocare il suo calcio fatto di fisicità e ripartenze e così mette i brividi alla Signora in due occasioni. E se si va al riposo sullo 0 a 0 il merito è tutto del polacco Szczesny. Il portiere dal nome quasi impronunciabile che Allegri ha designato come erede di Buffon, si supera in due occasioni. Al 25' è miracoloso nel riflesso sul colpo di testa di Pavoletti, poi si supera anche su Farias, deviando sul palo la botta da 5 metri dell'attaccante rossoblù.
Nella ripresa ti aspetti una Juventus più cattiva e determinata ma tre minuti e suona l'allarme rosso. Dybala scatta palla al piede, si blocca, si tocca la coscia destra e subito dopo chiede il cambio. L'entità del risentimento muscolare sarà valutata oggi ma è possibile uno stiramento i cui tempi di recupero saranno di qualche settimana. Una tegola per la Juventus e per Allegri che getta nella mischia Douglas Costa. E proprio la freschezza e la qualità del brasiliano alla fine sono decisivi. Sono 29 i minuti nella ripresa quando l'esterno ex Bayern Monaco salta tutti sulla destra e crossa per Bernardeschi che da pochi passi realizza il vantaggio bianconero. La qualità della rosa bianconera, la bravura di Allegri nel gestirla e anche un po' di fortuna, ancora una volta fanno la differenza. Ma sono tante le polemiche perché l'azione del gol è nata e si è sviluppata con Pavoletti a terra per un colpo nell'azione precedente. Calvarese fa proseguire, la Juve gioca, l'arbitro non ferma l'azione, nessuno la butta fuori e arriva il gol tra le proteste.
Proteste che esplodono anche 4 minuti più tardi quando Bernardeschi tocca con un braccio in area un cross di Padoin ma anche in questo caso Calvarese lascia giocare senza nemmeno consultare il Var, Le immagini mostrano che il tocco c'è e il rigore non sarebbe stato uno scandalo.Soffre, lotta, supera avversario, proteste e polemiche ma alla fine vince. La Signora c'è e ci sarà fino alla fine.
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