il commento 2 Top player? Solita storia Italia senza portafoglio

B asta che qualcuno tiri fuori il portafoglio è l'Italia dei grandi sogni diventa l'Italietta del “nun se po'fa'“. La Juve vuole Higuain? Bene, bravi. Poi arriva l'Arsenal con 35 milioni in mano e 7 per il giocatore e tutto traballa. Il Manchester City prepara 25 milioni per El Shaarawy e il Milan vacilla: come rifiutare tutti quei danari? D'accordo, ci sarebbe Tevez in aggiunta ma giusto perchè non sanno cosa farsene. Il City è in grado, con totale indifferenza, di tirar fuori 35 milioni per De Maria, altri 25 per il Faraone eppoi decidere sugli esuberi. Il Chelsea non trema davanti ai 60 milioni per Cavani.
Da noi, recita anche lo spendaccione Moratti, prima si vende poi si compra. Peccato che la merce sulla bancarella non abbondi e il poco che ci rimane non sia di facile collocamento. Guarin? Sì, vendetelo e vediamo quanto incassate. Vidal? É il pronto cassa da aggiungere al prezzo di Higuain. Insomma questo inizio del mercato ci ha riportato immediatamente sulla terra, ammaraggio per nulla morbido. Il calcio italiano resta e resterà in retrovia, non possiamo permetterci campioni, al massimo scarti di altre squadre. Quando si va al dunque, il prezzo si alza e l'Italia deve defilarsi. Higuain va perchè il Real punta più in alto. Ma la Juve non può permettersi un cash di 30 milioni. Tevez è in vendita perchè il contratto scadrà fra un anno e il Manchester ha obiettivi diversi. Balotelli è tornato perchè aveva stufato, e scocciato, tecnico, spogliatoio e padrone. Florentino Perez ieri ha ricordato di avere speso 100 milioni per Cristiano Ronaldo e di non essere geloso del Barcellona che ha incamerato Neymar. Crede di aver in squadra il miglior giocatore del mondo ed ha aggiunto: «Se Neymar migliora la nostra Liga, ben venga».
Questo è il punto: i campionati che contano puntano a migliorarsi, hanno potenza economica o se la procurano. I club italiani tendono a sopravvivere, ogni anno si illudono di acquistare giocatori top, ma poi devono fare marcia indietro. Ci possiamo permettere solo di vendere. Florentino Perez ha ricordato di avere un rimpianto: non aver acquistato Totti. Direte: quando mai la Roma lo avrebbe ceduto? Ci sarebbero state le barricate. Certo.

Invece Barcellona e Real (anche il Manchester United) hanno comprato e venduto i migliori giocatori al mondo, eppure sono ancora fra le grandi del mondo. Guardate com'è conciata la Roma. Totti c'è, ma... É la sintesi di un'Italia inadeguata e comunque povera.

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