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Chelsea-City e la lezione alla nostra povera serie A

Si sconsiglia la visione della Premier a chi si esalta per la nostra serie A. Ieri, la conferma

Chelsea-City e la lezione alla nostra povera serie A

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Si sconsiglia la visione della Premier a chi si esalta per la nostra serie A. Ieri, la conferma. Spettacolo di football in Chelsea-Manchester City finita 4 a 4, miserie senza nobiltà a Napoli, Roma, dopo analoghe modestie a Torino e Lecce, noia, proteste, var, isterie. Coinvolte Juventus, Milan, Napoli, Lazio e Roma.

Intanto l'Inter, con un capolavoro balistico di Dimarco si è ripresa l'alloggio principale dopo il part time della Juventus la quale angoscia i docenti dell'estetica, estasiati dal possesso palla, Allegri prosegue con i fatti come Inzaghi, il 26 novembre sfida e prima forte verità. Il resto è roba piccola. La vicenda dei campioni d'Italia, battuti al Maradona addirittura dall'Empoli, è un copione ideale per un film interpretato dall'irresistibile coppia De Laurentiis-Garcia, uno solo degli attori, ovviamente, uscirà di scena. Il francese ha concluso la sua breve avventura, non ha «rimesso la chiesa al centro del villaggio» ed è stato espulso dal parroco, al secolo il presidente che ha convocato i dirigenti, dunque se stesso, per la svolta. Il Napoli affronterà Atalanta, Real, Inter e Juventus, le soluzioni di emergenza non cambieranno la questione che ha un responsabile nella presunzione del capo, non soltanto nell'apatia dei dipendenti.

L'altro evento della domenica, propagandato dai tifosi e dai due allenatori- imbonitori, ha fornito soltanto chiacchiere e sbadigli, il derby di Roma è stato in linea con la classifica di entrambe le squadre, Sarri cerca un disegno di gioco però monotono, Mourinho procede a schizzi con le consuete lagne offensive; il pareggio non risolve gli equivoci, i progetti di un posto nella prossima champions, sono la conferma della povertà del nostro campionato rispetto ad altre realtà europee.

Sperando che Spalletti e la nazionale scuotano tale malinconia.

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