Conte fa sogni Real e Marotta concede il bis: Inzaghi clone di Allegri

Simone e Max simili per gioco e stile. L'ad Inter replica l'operazione che fece ai tempi della Juve

Conte fa sogni Real e Marotta concede il bis: Inzaghi clone di Allegri

Un italiano alla Casa Blanca. Dopo i trionfi di Capello e Ancelotti potrebbe rispuntare il tricolore nei dintorni del Bernabeu. Prende infatti quota la candidatura di Antonio Conte per la panchina del Real Madrid. Un condottiero per riportare i Blancos alla vittoria della Liga e dare l'assalto alla Champions League dopo un'annata da zero titoli. Flop che i madridisti non vivevano da 11 anni. E chi meglio di un serial winner come il salentino per ripartire. Florentino è intrigato dall'ex Inter, che ha dato la sua disponibilità e messo Madrid in cima alla lista delle preferenze (pure Tottenham e PSG hanno sondato il terreno). Contatti in corso per un biennale, anche se una parte dei soci spinge per affidare il Real a un'icona madridista come Raul o Xabi Alonso, che però hanno zero esperienza da allenatori a grandi livelli. Conte aspetta fiducioso: il rivale più temibile sembra Pochettino, in partenza da Parigi. Il PSG sogna Zidane e l'argentino potrebbe tornare a Londra, sponda Tottenham. Un clamoroso rewind a soli 18 mesi dall'addio. In attesa di scegliere il nuovo timoniere il Real ha ufficializzato l'arrivo di Alaba a parametro zero. Uno specialista del 3-5-2 utilizzato nel finale di stagione da Zidane e modulo di riferimento contiano. Un fattore da non sottovalutare.

A inizio della prossima settimana, invece, sbarcherà a Milano Inzaghi anche se l'ex patron interista Moratti avrebbe preferito Mourinho: «La Roma ha fatto un grandissimo colpo. Chissà, se avesse aspettato, magari sarebbe potuto tornare all'Inter. Ne sarei stato contento». Un'uscita che in viale della Liberazione non avrebbero particolarmente gradito. In un momento delicato per il club la nostalgia canaglia morattiana non aiuta. L'Inter intanto - come anticipato ieri da Il Giornale - ha blindato Bastoni con il rinnovo fino al 2024 (stipendio da 2,8 milioni più bonus per arrivare fino a 4). Tra gli intoccabili di Conte c'era anche Skriniar che ha svelato di aver scoperto dai media l'addio del tecnico: «Mi spiace molto, ma voglio restare qui». Hakimi intanto potrebbe essere il primo big sacrificato sull'altare del bilancio, trattativa col PSG nell'ordine dei 50-60 milioni. Ufficiale il ritorno sulla panchina della Juventus di Max Allegri, che ieri nella sua Livorno non ha perso la consueta ironia: «Che Allegri ritrova la Juve? Di 2 anni più vecchio. Purtroppo o fortunatamente...». Max contenderà lo scudetto all'Inter di quell'Inzaghi che gli somiglia parecchio. Entrambi pragmatici, aziendalisti e bravissimi nella gestione del gruppo. Marotta ha puntato forte su Simone, ritenendolo proprio il più simile al neo tecnico della Juve che ha congedato Pirlo.

Il tecnico bresciano sui social non ha nascosto la delusione: «Rifarei la stessa scelta, raggiunti gli obiettivi che mi erano stati chiesti. Finale inatteso, ma sono pronto per nuove sfide». Lo cercano Sassuolo, Udinese e Samp.

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