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Coronavirus, Biglia duro: "L'Italia ha sottovalutato il problema e ora è al collasso"

Il centrocampista del Milan Biglia è entrato in tackle nei confronti dell'Italia per l'emergenza coronavirus: "Non hanno seguito le regole"

Coronavirus, Biglia duro: "L'Italia ha sottovalutato il problema e ora è al collasso"

Lucas Biglia ha iniziato la sua carriera con la maglia dell'Argentions Juniors ed è poi passato all'Indipendiente. Dopo sette anni in Belgio tra le fila dell'Anderlecht con oltre 300 presenze al suo attivo è la Lazio la squadra più scaltra di tutte con Claudio Lotito che lo porta saggiamente in Italia tra le fila dei biancocelesti. In quattro anni l'argentino mette insieme 133 presenze e 16 reti complessive e nell'estate del 2017 passa al Milan.

La sua esperienzai n rossonero però si può dire essere stata deludente dato che non si è praticamente mai riuscito ad imporre con la gloriosa maglia del Diavolo. Biglia ha perso il posto in squadra in favore del giovanissimo Ismael Bennacer e a fine anno potrebbe lasciare il Milan visto che ha il contratto in scadenza. Attualmente Biglia non si sta allenando a Milanello per via dell'emergenza coronavirus e ha trovato il tempo per concedere un'intervista in patria.

L'argentino bacchetta l'Italia

Biglia, come detto, è in Serie A dal 2013 e ora si trova in casa come tutti gli italiani per via della pandemia che ha colpito il mondo intero. Il giocatore del Milan, però, ai microfoni di CNN Radio argetina ha pesantemente bacchettato l'Italia: "Non solo hanno sottovalutato il problema ma non hanno seguito le regole. Siamo arrivati al collasso dove a oggi i medici lavorano senza sosta. Non solo muore la gente col virus, ma anche persone con altre patologie che non possono avere l’assistenza adeguata. Per colpa del coronavirus si mettono da parte altre persone", il commento molto crudo dell'ex centrocampista dell'Anderlecht e vice campione del mondo con l'Argentina.

Biglia ha poi chiuso mettendo da parte il calcio, ovviamente, in favore della salute: "Preferisco retrocedere che perdere la vita. Il calcio è uno sport nel quale sono in gioco tantissimi interessi ma ora ci sono altre priorità. E i giocatori devono mettere la faccia e dire che il calcio va fermato perché non siamo immuni. Se prendo il virus lo trasmetto alla mia famiglia, ora sono altre le priorità". Oggi sono oltre 20 i calciatori contagiati dal covid-19 e solo undici in Serie A con sette giocatori della Sampdoria, tre della Fiorentina e uno della Juventus e i numeri purtroppo potrebbero aumentare in tutti i campionati. Una cosa però è certa: Biglia questa volta ha deciso di non toccarla piano nei confronti dell'Italia.

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