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Cristiano Ronaldo, numeri da marziano L'Europa s'inchina al suo vero padrone

Dai fischi della prima parte di stagione ai nuovi record della carriera unica Tredici reti nelle semifinali della Champions, Di Stefano si era fermato a 11

Cristiano Ronaldo, numeri da marziano L'Europa s'inchina al suo vero padrone

La foto di Peter Lim, proprietario del Valencia, che indossa la maglia di Cristiano Ronaldo, ha mandato su tutte le furie i tifosi del club levantino, che già mal sopportano il tycoon di Singapore. Eppure in Spagna, e non solo, Cristiano Ronaldo è tornato ad essere l'uomo chiamato a perpetrare la speranza laica di un dio pallone che sorride al Real Madrid.

La tripletta all'Atletico non ha solo consentito alle merengues di ipotecare la finale di Champions (la terza negli ultimi 4 anni), ma allo stesso Ronaldo di allungare su Messi nell'infinito duello (a due) per lo scranno regale dell'olimpo della sfera di cuoio. Il portoghese prenota fin da oggi il quinto Pallone d'Oro della carriera, reclamandolo grazie a numeri mostruosi. Nessuno come lui in Europa, neppure Messi che non più tardi di undici giorni fa aveva gelato il Bernabeu sbattendo la maglietta dell'orgoglio catalano in faccia al centralismo madrileno. Con i tre gol dell'altra sera Ronaldo non solo ha sbriciolato le alchimie tattiche del "Cholismo" di Simeone, ma si è portato a quota 103 gol in Champions League e a 399 reti ufficiali con la maglia del Real. Il lusitano è inoltre il primo giocatore nella storia del torneo continentale a segnare due triplette consecutive in una fase eliminatoria (al Bayern di Ancelotti e ai colchoneros). Si trova inoltre in compagnia di Del Piero (1998), Olic (2010) e Lewandowski (2013) come autore di un tris in semifinale. Le tre reti del Bernabeu lo portano a quota 13 nelle marcature in una semifinale di Champions, record che apparteneva a un altro calciatore monstre, il compianto Alfredo Di Stefano (11). Con la casacca blanca ha gonfiato la rete in 88 occasioni (in 86 partite) nelle fasi a eliminazione di Champions, 52 dagli ottavi alle finali (contro i 37 di Messi). Senza dimenticare che segna gol nel torneo continentale da sei stagioni consecutive, e anche sotto questo aspetto non ha rivali al mondo.

Tornando alla sfida di martedì, il portoghese, su cross di Casemiro, è andato a rete di testa. In totale sono 48 i gol aggrappandosi a una nuvola, e in totale sono 56 gol nelle ultime 10 stagioni in questa maniera, nessuno in Europa ne ha segnati così tanti. Con il gol al Valencia di sabato scorso è inoltre diventato l'atleta più prolifico della storia dei principali sei campionati europei. I centri sono 367 (3 con lo Sporting Lisbona, poi il filotto merengues), uno in più del britannico Jimmy Greaves che li diluì nelle esperienze di Chelsea, Milan, Tottenham e West Ham. Ronaldo segna e fa segnare: ad oggi 204 assist sono risultati decisivi. In questo caso però deve cedere il passo a Messi, che di inviti a nozze ne ha spediti 230.

Sulla sfida infinita Leo-Cristiano in Spagna ci hanno preso gusto ormai da anni. Un tempo la stampa catalana, per proteggere il fenomeno argentino, sosteneva che Ronaldo peccasse di presunzione, mentre la "pulce" fosse anche un campione di umiltà. Il filmato pubblicato sui social negli spogliatoi dello Stade de France, dopo la vittoria sulla Francia agli Europei, ci hanno regalato un Ronaldo inedito e dal cuore grande. Quando piangendo di gioia afferma «senza di voi non sarei nessuno, mi avete regalato la gioia più grande della vita» i gap con Messi si possono considerare colmati. Da qui all'infinito saranno sempre e solo i numeri a stabilire le classifiche.

Numeri da marziani.

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