Il "cucchiaio" di Zaniolo e il paragone con Totti: è nata una stella?

Il trequartista della Roma ha realizzato contro il Sassuolo il suo primo gol in Serie A. E che gol, una sorta di "cucchiaio" che ai tifosi giallorossi ha fatto venire in mente un certo Francesco Totti. E ora i paragoni con il "Pupone" si sprecano

Il "cucchiaio" di Zaniolo e il paragone con Totti: è nata una stella?

"Forse il Mancio non aveva tutti i torti". È quanto avranno pensato i tifosi della Roma dopo lo scavetto con cui il figlio d'arte Niccolò Zaniolo ha realizzato ieri il gol del 3-0 contro il Sassuolo. Il primo settembre di quest'anno, il trequartista giallorosso classe 1999 era stato convocato in nazionale dal c.t. dell'Italia per gli impegni di Nations League contro Polonia e Portogallo. La chiamata di Zaniolo aveva lasciato tutti a bocca aperta. In effetti, in tempi recenti, prima di lui soltanto Verratti e Maccarone erano stati chiamati in azzurro senza avere mai giocato in Serie A. Evidentemente, nel ragazzo nato a Massa, Mancini aveva visto qualcosa.

Ora se ne sono accorti tutti. Troppo bella, per passare inosservata, la rete segnata da Zaniolo nel match contro il Sassuolo, vinto 3-1 dai giallorossi. Correva il quarto d'ora della ripresa quando il ragazzo è stato servito sulla destra da Under. Rapida ed elegante percussione in area di rigore, sterzata sulla sinistra a ingannare il difensore che perde l'equilibrio e cade come un sacco di patate. Anche il portiere ospite è a terra, pronto a respingere il tiro. Ma ecco che Zaniolo, dall'alto dei suoi 19 anni, s'inventa un gol stupendo. Accarezza il pallone, lo "tocca" sotto e con una traiettoria a cucchiaio beffa i due avversari.

Un colpo di genio. Ma chi è Zaniolo? Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, nel 2016 viene tesserato dai liguri della Virtus Entella. Gioca nella formazione Primavera ma il suo talento è troppo superiore alla media e il tecnico della prima squadra, Roberto Breda, lo fa debuttare non ancora 18enne nella partita di Serie B contro il Benevento dell'11 marzo 2017. Colleziona in tutto 7 presenze, fino a che è l'Inter a bussare alla porta del presidente chiavarese Gozzi: la società nerazzurra lo porta a Milano per 2 milioni di euro. Nella stagione 2017/2018, Zaniolo è tra i grandi protagonisti della Primavera - allenata da Stefano Vecchi - che conquista un trofeo dietro l'altro. Sembra arrivato per lui il momento del salto in prima squadra, ma in estate l'Inter lo impacchetta destinazione Roma insieme a Santon nell'operazione che porta in nerazzurro Nainggolan.

Per la soddisfazione di Eusebio Di Francesco. Il tecnico della Roma, infatti, capisce di avere a che fare con un talento straordinario. La scintilla scocca a settembre, quando anche il c.t. azzurro si rende conto che il ragazzo è già pronto. L'allenatore giallorosso, a sorpresa, lo schiera titolare nelle due partite di Champions League contro il Real Madrid.

E, progressivamente, gli concede spazio anche in campionato, fino al cucchiaio di ieri davanti agli occhi stupefatti del pubblico giallorosso. Il parallelo con Totti è forse sacrilego. Ma per movenze, visione di gioco, tecnica e sfrontatezza, un confronto tra i due è inevitabile.

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