Cutrone fa saltare anche la Roma

Milan padrone all'Olimpico, raddoppia Calabria. Giallorossi sterili, scivolano al 5° posto

Cutrone fa saltare anche la Roma

Roma - Nella sfida degli umori opposti, ma con diverse prospettive e obiettivi stagionali, alla fine ha la meglio chi dimostra maggiore personalità in campo. Il Milan di Gattuso prosegue così la striscia positiva avviata dal derby di coppa Italia che ha rappresentato il punto di svolta di una stagione che prima di Natale rischiava di essere ancora una volta anonima. E' la notte dei giovani rossoneri, dal Donnarumma che ha festeggiato i suoi 19 anni sventando gli unici veri tiri della Roma agli albori del match, al Cutrone ormai in testa alle gerarchie di Gattuso per l'attacco, fino al terzino 21enne Calabria che trova il suo primo gol in serie A che chiude la gara dell'Olimpico.

La terza vittoria di fila in campionato (la sesta in un girone di ritorno quasi perfetto nel quale il Milan ha lasciato punti solo all'Udinese) è il giusto risultato di una partita prima controllata dalla truppa di Gattuso, poi chiusa con i due gol. Per Cutrone sono quattro le reti nelle ultime cinque gare (una delle quali trascorsa però in panchina) e un totale di 14 in stagione. Il tocco sotto porta che suonerà Alisson è un misto di intuito e genialità del ventenne che ripaga ancora la fiducia del suo allenatore. Ed è bello l'abbraccio tra Gattuso e la giovane punta quando dopo 66 minuti di gioco decide di farlo rifiatare. Il morbido destro di Calabria, servito da un ottimo assist di Kalinic (il suo ingresso sveglia dal leggero torpore il Milan che iniziava a subire i pure sterili assalti romanisti) premia la splendida partita del terzino anche in fase difensiva.

Inizia così nella maniera migliore il ciclo di fuoco che in 12 giorni porterà i rossoneri a giocarsi la finale di coppa Italia, i quarti di Europa league e la rincorsa a un posto più al sole possibile in campionato. La sfida con la Roma non era certo in cima alle priorità, anche se Gattuso vorrebbe dalla sua squadra tutte prestazioni da finali sul piano dell'impegno. Ma di fronte a una formazione giallorossa che ha confermato le sue paure e i suoi limiti di personalità, l'impresa di prendersi la vittoria all'Olimpico era diventata possibile. La Roma confezionata da Di Francesco a inizio gara torna all'antico, con il 4-3-3 che è più nelle corde tattiche dell'allenatore abruzzese. Ma il Nainggolan attuale, sia che giochi a centrocampo o dietro le punte, ha evidenziato di essere ancora sotto tono (il duello con Kessie è nettamente a favore dell'ivoriano) e la gara di Schick, preferito tra i titolari a Dzeko (il cui rendimento attuale sta deludendo il tecnico della Roma), dura di fatto un tempo solo ma più per impegno profuso che non per occasioni create. In più è finito anche l'effetto Under, ieri alle prese con un problema alla caviglia, mai veramente in partita dopo i gol decisivi delle precedenti gare.

Così, dopo un promettente avvio con i tiri di Under e Perotti sventati da Donnarumma, mantengono uno sterile possesso palla, non riuscendo mai a far salire i giri del motore. Logico che il primo tempo, con il Milan che chiude tutti gli spazi senza affannarsi più di tanto, offrisse una gara bloccata e quasi noiosa. Poi la svolta positiva del Milan, segno che il lavoro di Gattuso continua a dare i suoi frutti. I rossoneri ora si fermeranno a Roma per preparare l'impegno di mercoledì, mentre 24 ore prima un importante Cda dovrà deliberare un altro aumento di capitale.

A fine gara l'abbraccio di tutti i rossoneri a Donnarumma per il suo compleanno mentre i romanisti escono a testa bassa. Monchi volerà negli Usa da Pallotta ufficialmente per parlare del nuovo sistema di scouting, ma dovrà anche relazionare il patron di questo momento altalenante di risultati dei giallorossi.

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