Il debutto da ct di Ciro Ferrara: «I giovani devono giocare di più»

Inizia oggi alle 15 a Fermo (diretta Raitre) contro la Turchia dell’ex milanista e interista Umit Davala l’avventura di Ciro Ferrara alla guida dell’Under 21 azzurra. E l’ex tecnico della Juve, che ha lavorato a lungo con i babies bianconeri, si schiera al fianco dei talenti di casa nostra: «Ci vorrebbero delle regole per farli giocare in A, in Italia non c’è la cultura dei giovani, piuttosto si importano, mentre in altri Paesi invece preferiscono costruirli e poi magari esportarli. Da noi conta solo vincere e quando non avviene, i giovani sono i primi a pagare». Se guardiamo alle prime convocazioni di Ferrara (che ha dovuto cedere a Prandelli Santon e Ranocchia e ha girato anche nei campi di Lega Pro per pescare facce da Under) solo 5 giocatori della lista dei 23 - diventati 22 per l’infortunio di Pinsoglio - hanno almeno una presenza nella massima serie.

Crescenzi, D’Alessandro, Destro, Donati e Giandonato racimolano appena 19 gettoni in A, pochissimo se si pensa che il gruppo campione d’Europa del 2000 di Tardelli ne vantava 365, mentre quello di Gentile vittorioso nel 2004 addirittura 464. Con loro anche gli «esteri» Macheda e Caldirola, 5 presenze rispettivamente nel Manchester United e nel Vitesse. Chiusura sulla formazione: «Preferisco utilizzare giocatori che hanno minuti e partite nelle gambe». MDD

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