Europei 2020

"Che parate!". E a Palazzo Chigi scoppia in un boato

Nel discorso del premier Draghi arriva una citazione speciale per Donnarumma, assoluto protagonista della finale con l'Inghilterra

"Che parate!". E a Palazzo Chigi scoppia in un boato

"Oggi siete entrati nella storia con i vostri sprint le vostre parate e che parate...". Così il presidente del Consiglio Mario Draghi si è rivolto a Gigio Donnarumma, portiere della Nazionale, durante la cerimonia a Palazzo Chigi. A quel punto le parole del premier sono state salutate da un boato e da un lungo applauso dei dipendenti di Palazzo Chigi che stanno assistendo alla cerimonia dalle finestre che danno sul cortile d'onore.

"Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano ma questa volta abbiamo festeggiato insieme le vostre vittorie e quello di cui ci avete resi orgogliosi è di essere uniti in questa celebrazione in nome dell'Italia". Il premier Mario Draghi applaude gli atleti italiani ricevuti oggi a Palazzo Chigi, gli azzurri del calcio campioni d'Europa "dopo oltre 50 anni", il tennista Matteo Berrettini "primo italiano a giocare una finale di Wimbledon in quasi un secolo e mezzo di storia", e la nazionale di atletica under 23 che ha chiuso al primo posto il medagliere degli Europei di categoria, "unica volta in 13 edizioni".

"Voglio ringraziarvi per tutti i vostri successi, sono stati straordinari. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare - ha proseguito - Sono sempre stato molto orgoglioso di essere italiano ma questa volta abbiamo festeggiato insieme le vostre vittorie: quello di cui ci avete resi orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni anche in nome dell'Italia. Lo sport segna la storia delle nazioni, ogni generazione ha i suoi ricordi e oggi siete voi a essere entrati nella storia, coi vostri sprint, i vostri servizi, i gol, le parate, e che parate - ha detto ancora Draghi cercando con lo sguardo Donnarumma -, con lo spirito di squadra, col gioco di squadra forgiato dal ct Mancini, con i vostri sforzi e sacrifici, penso alle lacrime di Spinazzola".

Draghi cita le famiglie degli atleti, "che sono state molto pazienti", e si congratula per aver "rafforzato in tutti noi il senso di appartenenza all'Italia. Ci avete messo al centro dell'Europa". "Lo sport insegna, unisce, fa sognare, è un grande ascensore sociale - ha insistito il premier - Un argine al razzismo, uno strumento di coesione soprattutto in un periodo difficile come quello che abbiamo vissuto. Il governo ha deciso di investire nell'attività sportiva, e molto, e ringrazio il sottosegretario Vezzali per dirigere questo investimento. Vogliamo aiutare la prossima generazione di campioni, occorre coltivare quella generazione che vede in voi dei modelli". Draghi ha infine fatto il suo in bocca al lupo agli atleti che andranno ai Giochi Olimpici di Tokyo: "L'Italia vi accompagna nella vostra rincorsa verso la gloria delle Olimpiadi, abbiamo voglia di vivere altre notti magiche come quelle che abbiamo vissute in questi giorni".

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