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Diego Armando Mardona spegne 52 candeline

L'ex Pibe de oro calcò i primi campetti da gioco a nove anni. A ventisei alzò la Coppa del mondo. Al Napoli fece vincere due scudetti

Il 30 ottobre è un giorno come tanti, ma a Napoli nonostante siano passati 21 anni dalla sua partenza, questo è un giorno che nessuno dimentica, uno di quelli che viene segnato sul calendario.

Sì perchè 52 anni fa in Argentina nasceva un campione, destinato a diventare uno degli sportivi più amati della storia del calcio: il Pibe de oro, Diego Armando Mardona, il cui mito non muore mai all'ombra del Vesuvio. Ex calciatore dal tocco magico, giocò in ben quattro mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), fu venerato come un dio e amato dalla gente.

Eppure Maradona fu una delle figure più tormentate della storia del calcio, dagli anni d'oro con il Napoli (arrivò al San Paolo nell'84 accolto da 70mila tifosi) alla cessione al Siviglia, dalle stelle giù dritto nel buio. Nel 1997 appese le scarpette al chiodo e iniziò la lenta discesa negli "inferi", nel tunnel della tossicodipendenza.

Coinvolto in diversi procedimenti giudiziari, sommerso dai problemi economici, perse la testa seguendo il Dio denaro. Ma l'affetto dei tifosi, soprattutto quelli napoletani che lo hanno amato, idolatrato e sorretto, che hanno festeggiato con lui gli scudetti del 1987 e del 1990, non è mai mancato, nemmeno dopo la sua "fuga" dall'Italia.

Il Pibe ha continuato a essere l'idolo di Napoli, il simbolo della grandezza del club. Oggi Diego Armando Maradona torna a essere protagonista. Moltissime personalità di spicco dal mondo dell'arte a quello della giustizia l'hanno voluto ricordare nel giorno del suo compleanno. Tanti i tweet e i messaggi dedicati a lui sui social network: "Auguri, Masto, senza Te Diegum, il calcio è ridotto a un grande spot, meno vero, patinato, prevedibile" ha scritto Claudio Botti, vicepresidente nazionale degli avvocati penalisti.

E ancora: "Ma di Maradona ce n'è uno soltanto e altri, mettiamoci l'animo in pace, non ne verranno" dichiara lo storico dell'arte Nicola Spinosa. e una foto: 6 difensori del Belgio che lo marcano mentre controlla il pallone sulla linea del fallo laterale a metà campo. Auguri (Goffredo De Marchis). "Auguri Diego... La via di fuga allo stereotipo mondiale di Napoli "mafia-pizza-mandolino" (Monia Bracciali). E molti postano i video dei gol più belli del Pibe.

Perchè Diego, nel cuore dei tifosi è sempre "meglio 'e Pelè".

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