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Il dilemma Ducati: meglio con Bagnaia o Martin?

Jorge con la Rossa clienti vince ancora davanti all'iridato del team ufficiale. Borgo Panigale s'interroga

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Il diluvio del Giappone interrompe la gara e incorona imperatore Jorge Martin. Secondo il campione in carica Pecco Bagnaia e un rinato Marc Marquez che torna sul podio sulla pista di casa della Honda. Con questo successo lo spagnolo della Ducati Pramac accorcia il distacco dal leader a sole tre lunghezze. Quando mancano sei appuntamenti e dodici gare tra Sprint e corsa lunga, si riparte praticamente da zero.

Con la pioggia che a sorpresa è iniziata a cadere in griglia, quella del Giappone è stata una gara a metà, fermata al 13° giro per le condizioni della pista. Bandiera rossa, uno stop di 20 minuti e l'annuncio di una seconda partenza poi abortito per la ridotta visibilità e il rischio di aquaplaning. Così il trionfo è andato a Martin con un Pecco sorridente, consapevole che sul bagnato i rischi sono altissimi. Una serenità che conferma la maturità del piemontese, ma anche la consapevolezza che dal prossimo GP è vietato commettere errori. Solo Bagnaia, infatti, può perdere questo mondiale. E questo valeva sia quando dominava con un margine imbarazzante sugli avversari (+ 66 lunghezze prima del terribile incidente della domenica di Barcellona) sia ora che si ritrova con una manciata di punti. Il titolo è ancora nelle sue mani, ma il principale avversario, il ducatista se l'è trovato in casa. Fuori dai giochi Enea Bastiniani, perché infortunato, il rivale è Jorge Martin, sulla stessa moto ma con i colori della toscana Pramac. In un magico stato di forma, Martinator ha vinto 5 delle ultime 6 gare (tra sabato e domenica) riducendo tutto il vantaggio che il campione del mondo aveva accumulato nella prima parte della stagione.

Con Marco Bezzecchi (ieri quarto), terzo a 54 punti da Pecco, comunque vada, il titolo è in mano alla Rossa. In Ducati si ripete «vinca il migliore», ma è chiaro che per ragioni di sponsor e forse un pizzico di nazionalismo a Borgo Panigale ci si augura che vinca il piemontese. Anche se, a ben vedere, la vittoria di un team cliente, con moto factory come nel caso di Pramac, per cui identica a quelle di Pecco ed Enea ma pur sempre gestite esternamente, potrebbe rimarcare come Ducati sia in grado di fornire a tutti moto da mondiale. Certo, in questo momento a fare la differenza è soprattutto lo stato di grazia di Martin.

«I tre punti da Bagnaia? Non voglio crearmi aspettative», ha dichiarato Jorge, che intanto si vive questo momento di gloria e guarda avanti.

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