E' già un terremoto Classifiche da riscrivere Mancano i pezzi grossi

A processo 22 squadre, c’è anche la Samp. Deferiti 61 tesserati: verdetti a giugno Atalanta, Siena e Novara per la serie A Club che contano nel prossimo round

E' già un terremoto Classifiche da riscrivere Mancano i pezzi grossi

Da ieri, con l’ordinanza della procura Figc di 267 pagine, i numeri (22 club e 61 tesserati) sono diventati dei nomi che andranno a processo nella prima tranche del calcioscommesse. Ma non sono mancate le sorprese - vedi i deferimenti per responsabilità oggettiva di Samp e Spezia messi nei guai da Bertani e Carobbio, legati all’ormai famoso clan degli zingari che si muoveva lungo tutta l’Italia per piazzare combine -. C’è qualche perplessità su una prima tranche un po’ «raffazzonata», nonostante sulla B ci sia stata un’accelerazione che però ha escluso - almeno per il momento - alcune squadre «attenzionate» e tirate in ballo dall’abbondante materiale giunto dalla procura di Cremona e dai verbali di Carobbio e Gervasoni, quest’ultimo ritenuto (parole di Palazzi) un testimone «verosimile, non si può pensare che in tre interrogatori sia stato preda di un delirio calunnatorio».

Potrebbe sembrare una montagna che ha partorito un topolino (anche se la classifica dei cadetti con eventuali immediate penalizzazioni dovrebbe essere riscritta alla fine del torneo), in attesa comunque di un secondo round più corposo che, oltre ad altre squadre della massima serie (Lazio, Chievo, Lecce e Genoa in primis), rimetta in gioco altre società (si parla del Torino, ma potrebbero spuntare anche Sassuolo, Varese e Verona). D’altronde devono ancora arrivare sul tavolo della procura federale le prime carte dalla procura di Bari, quelle del «Cremona-ter» e infine quelle dell’inchiesta giudiziaria di Napoli. La Federcalcio ha deciso questa soluzione, forse per dare un segnale: due deferimenti e quindi due processi. Era più logico forse prevedere un unico deferimento (e un unico maxiprocesso) e aspettare a chiudere le indagini nel mese di giugno.

Così invece ci saranno le solite polemiche e due «binari» con condanne a rate.
Per ora il processo riguarderà dunque 22 club. Tre di A ma per partite della cadetteria della scorsa stagione, il Novara, tornato nella serie inferiore, l’Atalanta - già penalizzata la scorsa estate e sulla quale Palazzi ipotizza un coinvolgimento del club, ma senza avere prove - e il Siena responsabili oggettivamente nel comportamento di propri tesserati (Cristian Bertani per i piemontesi, Cristiano Doni per gli orobici e Filippo Carobbio per i toscani). Dieci quelli di B tra cui il Pescara che sta lottando per la promozione (la vicenda riguarda un presunto illecito del calciatore Nicco nella sfida con il Piacenza); la Sampdoria, rea «solo» di aver tesserato Bertani («nessuna delle condotte censurate è minimamente ricollegabile alla società», così il club blucerchiato); l’Albinoleffe - già retrocesso - e il Grosseto, deferite rispettivamente per 9 e 8 illeciti di cui sono accusati loro tesserati; l’Empoli, unico accusato di responsabilità presunta (nella sfida con il Grosseto del 2010 perchè si trattava di persone ad esso estranee). Sei le società di Lega Pro, con lo Spezia che paga il fatto di avere in rosa Carobbio, i dilettanti dell’Avesa (per una gara giocata da Federico Cossato), Ancona e Ravenna, club spariti dal calcio dei «prof».

I deferimenti dei tesserati ruotano soprattutto intorno alla violazione degli articoli 7 (illecito sportivo, con l’aggravante per alcuni della pluralità di tali comportamenti, e omessa denuncia) e 9 (associazione finalizzata alla commissione di illeciti) del Codice di giustizia sportiva. Anche se nel provvedimento si citano anche gli articoli 1 (obbligo di lealtà e correttezza) e 6 (divieto di scommesse).

E visto che la Figc ha provveduto all’abbreviazione dei termini, ci sono cinque giorni dal deferimento (tre per le memorie difensive) a disposizione per convocare la Disciplinare. Processo di primo grado al via quindi probabilmente il 21 maggio nella sala stampa dell’Olimpico (libero dopo la finale di Coppa Italia e ancora non occupato dai preparativi per il Golden Gala), Corte di Giustizia federale per l’appello non prima del 28. La sensazione è che i verdetti arriveranno ai primi di giugno ed è probabile che possano slittare playoff e playout della B.

«Noi come Lega abbiamo preso posizione in maniera netta, ma questo quadro frammentario ci lascia perplessi - tuona il presidente della Lega di B Andrea Abodi -. I playoff si faranno, nonostante ci siano 10 squadre deferite il percorso è ancora lungo: il fatto di voler fare in fretta può essere fonte di errori visto che la documentazione è ancora in movimento.

Molti club come la Samp sono stati coinvolti senza saperlo, perchè giocatori di squadre avversarie le hanno fatto vincere per loro interessi. Vogliamo centralizzare le richieste di danni patrimoniali da parte delle società ai propri tesserati».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica