E Jannik entra nei Big Four. Quelli che neppure un break

Non ha mai rischiato di perdere il servizio. In una finale Open prima di lui solo Sampras, Federer e Nadal

E Jannik entra nei Big Four. Quelli che neppure un break
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Una costanza di rendimento spaventosa. Jannik Sinner non ha solo vinto, ma dominato. Parla chiaro il 6-3 7-6 (4) 6-3 con cui ha sconfitto il tedesco Alexander Zverev (n.2 ATP). Una finale senza storia in cui il livello di Sinner è stato fin dal primo quindici superiore al proprio avversario. Non è un caso che Jannik abbia concluso l'incontro senza concedere alcuna palla break, cosa che si è verificata solamente in altre tre circostanze nell'atto conclusivo di un Major nell'Era Open: Pete Sampras contro Boris Becker a Wimbledon nel 1995; Roger Federer contro Mark Philippousis sempre sull'erba dei Championships nel 2003; Rafa Nadal contro Kevin Anderson agli US Open del 2017.

I campi in cemento si confermano i preferiti dal pusterese, essendo diventato il quinto giocatore della storia a conquistare tre tornei dello Slam di fila su questa superficie, dopo Federer, John McEnroe, Ivan Lendl e Novak Djokovic (due volte). Sull'hard sono 21 partite vinte consecutive nei Major, sesta striscia più lunga alltime dopo Federer (40), Djokovic (27), Lendl (26), ancora Djokovic (26) e McEnroe (25). Sempre 21 sono i match conquistati in successione dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz nella finale a Pechino 2024. Da quella sfida, Jannik ha vinto sei match a Shanghai, cinque a Torino, tre a Malaga e sette a Melbourne. Continuità disarmante rafforzata anche dai 47 confronti vinti nelle prime 50 partite da numero uno del mondo, andando a eguagliare il record di un certo Bjorn Borg.

In tutto questo, il tennista nostrano è l'ottavo giocatore dell'Era Open a festeggiare nelle prime tre finali Slam giocate nel percorso agonistico. Hanno fatto lo stesso Jimmy Connors, Borg, Stefan Edberg, Gustavo Kuerten, Federer, Stanislas Wawrinka e Alcaraz. L'altoatesino ha potuto fregiarsi anche del titolo di più giovane a vincere due volte di fila a Melbourne dai tempi di Jim Courier, che nel 1993 tagliò questo traguardo a 22 anni e 167 giorni.

Venendo alle questioni strettamente italiche, Jannik ha permesso al Bel Paese di festeggiare la settima vittoria in un Major a livello di singolare, citando altresì i due successi di Nicola Pietrangeli al Roland Garros (1959, 1960), la vittoria di Adriano Panatta sempre a Parigi nel 1976, il successo di Francesca Schiavone sulla terra rossa francese nel 2010 e il trionfo di Flavia Pennetta a New York nella sfida tutta tricolore del 2015 contro Roberta Vinci. Jannik è inoltre il primo giocatore italiano (uomo/donna) a vincere tre Major Slam nella storia, superando Pietrangeli (due). In altre parole, siamo al cospetto di un campione generazionale.

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