Nellatmosfera ovattata e festosa del salone donore del Coni, durante la cerimonia di consegna dei Collari e Diplomi dOro, arriva il disgelo tra il premier Monti e lo sport italiano. Il giorno di San Valentino, ricorda il presidente Petrucci, «la scintilla non era scattata» con quel no a Roma 2020 che aveva raffreddato lasse Coni-Palazzo Chigi. A 100 giorni dal via dei Giochi di Londra, Petrucci chiude il capitolo con il sorriso e annuncia imprese in clima di austerity: «Nello sport lo spread lo dettiamo noi, avrà apprezzato la compostezza con cui abbiamo accettato il no nellinteresse del Paese. A Londra non sarà facile ripetere Pechino, ma ce la metteremo tutta. Con un rigore si vince la partita, con il rigore vince il Paese: questa è la linea che lei sta dettando, lo stesso rigore sarà applicato da noi a chi non rispetta letica sportiva».
Monti, stavolta ospite del Comitato Olimpico, incassa con stile e pare divertito. Anche quando indossa la giacca della tuta con il suo nome approntata dallo sponsor tecnico per gli atleti olimpici. «Mi chiedo quale sarebbe stata la vostra accoglienza se avessi interpretato lo spirito di San Valentino e avessi accordato lappoggio finanziario a quella che sarebbe stata la candidatura vincente di Roma - così il premier -. Le vostre vittorie sono del nostro Paese, costruite con coraggio, fatica, sacrificio e tenacia. Senza queste doti è difficile essere competitivi e rispettare le regole anche se si ha talento».
Monti confessa la passione per le due ruote («ma più che al ciclismo ora mi dedico al ciclo economico...») e riceve consensi tra gli atleti. Tutti sembrano aver perdonato il premier per il no di due mesi fa. «È uno di noi, sincero, genuino», così Valentina Vezzali che ricevendo il premio aveva parlato di etica, avversari e del suo palmares infinito. «Fra due ore tengo una conferenza stampa sulle prospettive economiche di questanno, vuole accompagnarmi?», linvito del premier alla jesina. «Si è calato subito nellatmosfera della giornata, ha la vicinanza di tutto lo sport», dice il ct del Settebello Campagna. «Ho capito bene, è un tecnico...?», così scherza il premier su di lui.
«Mi sono piaciute le sue battute, lo sport a volte va preso con leggerezza», lopinione di Aldo Montano. «Penso che abbia avuto le sue ragioni per dire no a Roma - così Federica Pellegrini -. È stato divertente, da oggi lo sentiamo più nostro». Lamore è sbocciato.
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