E' stato un bellissimo week-end di sport, gente entusiasta, gesta memorabili. In Brasile una ragazza tifosa del Coritiba ma fan di Lucas, ha chiesto la maglia al suo idolo ma dopo averla ottenuta ha dovuto ricorrere alla protezione della polizia ed essere scortata fino a casa. I tifosi del Coritiba erano infuriati con lei e volevano aggredirla per aver chiesto la maglia a un giocatore avversario. "Ho assistito a una scena deplorevole", ha detto Lucas. Ha raccontato di aver visto alcuni ultras del Coritiba cercare di attaccare la ragazza e suo padre. Ma sono cose che succedono solo da quelle parti. A San Paolo invece i tifosi del Corinthians hanno costretto un turista scozzese che indossava la maglia del Celtic a toglierla perchè i colori sono simili a quelli del Palmeiras, loro storica rivale cittadina.In Europa queste cose non succedono, al massimo c'è un tentativo di strangolamento, ma niente di così drammatico. E' successo in Ucraina durante la gara tra il Metalist e il Chernomonets, decima giornata del massimo campionato terminata sull' 1-1. Un tifoso del Metalist ha perso la testa ed è entrato in campo prendendo per il collo uno dei guardalinee con l'evidente tentativo di soffocarlo. L'invasore è stato immediatamente bloccato dalle forze dell'ordine, più di quattro uomini sono serviti per togliergli le mani dal collo, la sua furia era incontenibile. Da noi queste cose non succedono, al massimo durante un'intervista post gara può arrivarti in testa qualcosa. E' successo a Marek Hamsik mentre era al microfono della collega Monica Vanali colpito da una bottiglietta di plastica. Dai, sono ragazzate. Come quella del tredicenne bloccato ieri dai carabinieri mentre si stava recando al campo sportivo ’Melina Pignatellì" di San Martino Valle Caudina nell’avellinese per assistere alla partita di
calcio tra la squadra locale e il Montesarchio. Nello zainetto che il ragazzino portava in spalla i militari hanno scoperto 15 candelotti, 24 fumogeni, 5
torce illuminanti, bombolette spray. Il bambino era utilizzato per portare il materiale esplodente dentro lo stadio per conto di non ben identificati adulti. Sono episodi comunque che accadono solo nel calcio, al massimo nel tennis si assiste a qualche gaffes innocua quella dell'allenatore della tennista russa Nadia Petrova. Ricardo Sanchez per motivarla, quindi a fin di bene, durante la semifinale del torneo Wta di Tokio, durante un cambio di campo si è messo a coprire d'insulti l'avversaria, definendola "grandissima p...". Per sua sfortuna la scena è stata ripresa dalle telecamere e diffusa in tutto il mondo. Dai, questa è sfiga. Adesso rischia la radiazione perché pare che nel regolamento dello sport c'è scritto che per prima regola occorre rispettare l'avversario. Onestamente questo sembra un po' eccessivo.
calcio tra la squadra locale e il Montesarchio. Nello zainetto che il ragazzino portava in spalla i militari hanno scoperto 15 candelotti, 24 fumogeni, 5
torce illuminanti, bombolette spray. Il bambino era utilizzato per portare il materiale esplodente dentro lo stadio per conto di non ben identificati adulti. Sono episodi comunque che accadono solo nel calcio, al massimo nel tennis si assiste a qualche gaffes innocua quella dell'allenatore della tennista russa Nadia Petrova. Ricardo Sanchez per motivarla, quindi a fin di bene, durante la semifinale del torneo Wta di Tokio, durante un cambio di campo si è messo a coprire d'insulti l'avversaria, definendola "grandissima p...". Per sua sfortuna la scena è stata ripresa dalle telecamere e diffusa in tutto il mondo. Dai, questa è sfiga. Adesso rischia la radiazione perché pare che nel regolamento dello sport c'è scritto che per prima regola occorre rispettare l'avversario. Onestamente questo sembra un po' eccessivo.
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