E adesso c'è anche l'indulto di Trump nello sport. Come noto, il presidente degli Stati Uniti può concedere clemenza e cancellare la sentenza e le sue conseguenze nei confronti di un individuo. Ed è ciò che è successo a un corridore di corse in montagna (Trial) condannato per aver preso una scorciatoia in una gara in cui aveva stabilito un record. Nel 2024, Michelino Sunseri, 33 anni, aveva compiuto un'impresa battendo il primato di salita e discesa del Grand Teton, la vetta più alta del Wyoming (4.199 m), percorrendo circa 22 chilometri con un dislivello positivo di 2.133 metri, in un tempo di 2.50:50. Ma due settimane dopo si è scoperto che l'atleta aveva percorso un tratto fuori dal circuito. Sunseri, per evitare alcuni escursionisti durante la discesa, era infatti uscito dai sentieri segnalati finendo in un parco nazionale protetto.
Per questo, non solo si era visto annullare il record della gara ma a settembre era stato pure condannato per reato minore da un giudice (violazione su sentieri federali della norma sulla protezione delle risorse naturali). Dopo la condanna a 6 mesi di carcere, il runner aveva però ricevuto ampio sostegno dai fan sui social media, con tanto di hashtag FreeMichelo. Per l'avvocato della difesa, Michael Poon, il suo assistito non avrebbe mai dovuto arrivare al processo, "un calvario" lo ha definito un attimo dopo aver appreso dell'indulto di Trump a Sunseri. Incontenibile la gioia di Michelino: "In un incredibile colpo di scena che nemmeno Hollywood avrebbe potuto scrivere ha postato l'atleta , mi sono svegliato questa mattina e ho scoperto di aver ricevuto una grazia presidenziale. Sono incredibilmente grato. Ma non si sarebbe mai dovuto arrivare a questo punto".
Allora i giudici sbagliano anche Oltreoceano e non solo in Italia. L'indulto di Trump è solo l'ultimo caso che vede protagonista il presidente sullo sport. Che si muove infatti a 360 gradi e su vari temi: dall'esclusione dei transgender nelle gare femminili alla minaccia di togliere i Mondiali di calcio 2026 alla ostile Boston.
Intanto, il presidente della federcalcio mondiale Gianni Infantino, che secondo Trump potrebbe accontentarlo, ha istituito il Premio per la Pace. E se fosse proprio The Donald a riceverlo? Con il perdono concesso a Sunseri si è portato avanti