Stasera scopriremo se il Milan di Montella è la vera spina nel fianco della Juve di Allegri e forse, quasi alla stessa ora, capiremo meglio il destino del famoso e vituperato closing. Già perché da oggi e fino alla scadenza di lunedì o martedì della prossima settimana, si stanno giocando due partite che riguardano il futuro del club rossonero: una, squisitamente calcistica, concentrata sul viaggio a Torino in un stadio ostile e sbarrato da 6 anni (ultimo successo il gol-ciofeca di Gattuso) con vista sull'Europa league, l'altra a livello di scrivanie sullo scambio, traduzione e messa a punto dei documenti tra Fininvest e Ses. Qui lo scenario è pronto a grandi linee visto che in via Paleocapa, sede della holding della famiglia Berlusconi, il clima viene definito rilassato dopo il rischio clamoroso di una rottura seguito alle inadempienze dei cinesi registrate con il mancato appuntamento nell'assemblea del 3 marzo.
Sono due le garanzie giunte agli advisor della Fininvest (leggere banche d'affari) tra ieri e mercoledì da parte di Ses. La prima, molto strombazzata sui media, è relativa al rispetto delle norme sull'anti riciclaggio. In questo senso i manager dell'azionista del Milan sono al riparo una volta che la cifra è stata accreditata da una banca nota: la seconda rata di 100 milioni infatti passò dalla sede di Hong Kong di un istituto di credito svizzero. La seconda garanzia, questa sì decisiva, è intrecciata con la solidità patrimoniale di Younghong Li, il broker che ha dovuto rinunciare all'idea del fondo a causa dei ritardi nelle autorizzazioni del governo cinese a esportare valuta all'estero da parte dei sottoscrittori e scelto quindi di concludere personalmente la trattativa ottenendo prestiti da parte di soggetti che poi, a operazione conclusa, diventeranno soci. Forse, se questi ultimi documenti, fossero stati reclamati in anticipo rispetto all'ultimo periodo, la trattativa avrebbe conosciuto una marcia più spedita.
La bozza del nuovo contratto è da ieri sera sul tavolo dei rispettivi studi legali: deve stabilire la prossima data del closing (tra fine marzo e la prima settimana di aprile) ridisegnando alcuni aspetti dell'accordo del 5 agosto ormai scaduto a tutti gli
effetti. La firma e la relativa notifica della proroga concessa ai cinesi potranno arrivare soltanto quando Fininvest vedrà la terza rata di 100 milioni versata sul proprio conto (lunedì o al massimo martedì la previsione).
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