Mi costi, ma quanto mi costi caro abbonamento. Questo il grido di dolore lanciato da tanti tifosi e famiglie di fronte al costante aumento delle tessere. Prezzi sempre più su che hanno visto nel passato campionato un crollo di quasi 15.000 unità, pari al 5% del totale abbonati. Ma per la stagione 2013/14 sembra proprio che le grandi del campionato l'abbiano capito, visto la mano più leggera usata per determinare il costo degli abbonamenti. Con qualche innocente bugia da parte della Juventus che in fatto di abbonamenti ci ha messo un attimo per riempire lo Juve Stadium: 27.442 erano gli abbonati, sono diventati 28.000 (24.000 standard e 4.000 per lo Juve Premium Club) con un minimo aumento del 4%. La Est 1 Centrale costava 1.090 euro, ora 1.140; la Est 2 Centrale 710, ora740; la Est 1 laterale 575, ora 600; la Est 2 laterale 470, ora 490. E anche la tariffa Family è stata ritoccata: da 535 a 560 euro. Sembrava che le vibrate proteste dei supporter bianconeri negli ultimi due anni quando sono stati sottoposti a un autentico salasso (+66,2 per cento, con le curve cresciute del 32% e la Tribuna Est laterale del primo anello del 50%) avessero sortito effetto. E invece ancora aumenti, seppur minimi, che fanno dello Juve Stadium, comodo finché volete, uno degli impianti calcistici più cari d'Italia.
Ancora più elevati gli abbonamenti della Fiorentina che hanno già toccato quota 17.000 contro i 12.636 di un anno fa. La Champions sfiorata ha convinto i Della Valle a rinnovare il vecchio Franchi con la tribuna ridisegnata e ammodernizzata e tutti i posti dotati di poltroncine. Inoltre, il parterre di tribuna sarà all'inglese: vicinissimo al campo (il primo in Italia) e senza barriere. Conseguente l'aumento dei prezzi degli abbonamenti in tribuna (2.200 contro i 1.650 euro dell'anno scorso, +25,5%) e addirittura il raddoppio nel parterre passato da 290 a 600 euro. Anche il parterre di Maratona, dopo la vendita promozionale del 2012, ha subito un aumento passando da 240 a 350 euro. I prezzi degli altri posti sono rimasti sostanzialmente invariati (curve da 150 a 160 euro), mentre la Maratona costa addirittura meno, calata dai 430 euro di 12 mesi fa agli attuali 400.
Aumenti anche per la Roma, dal 4 al 7 all'8%: la Curva Sud e Nord passa da 245 a 265 euro (+8,55%), i distinti sud da 375 a 405 (+8,31%), la tribuna Tevere da 850 a 890 (+4,50%) mentre la Monte Mario fa eccezione passando da 1.170 a 985 euro (-15,81%) e la Top sale invece da 1.440 a 1.490 (+3,36%). Castigati anche gli invalidi con accompagnatore: nella Tevere da 350 a 380 euro (+7,9%). Stessa percentuale d'aumento anche per under 14, over 65, donne e scuole calcio: alla faccia delle agevolazioni per le fasce meno abbienti. Ma ci sono anche le società virtuose che abbassano addirittura i prezzi del 10%. È il caso dell'Inter, ridimensionato dopo il triplete, che dalle poltroncine in tribuna onore (2.200 euro) al primo anello rosso (1.700) al rosso laterale (1.300), per non parlare della tribuna onore arancio (1.800-1.200 con o senza servizi) o del primo arancio (900), cala i prezzi rispettivamente a 2.000, 1.550, 1.100, 1.650-1.100 e 850 euro. Si ridimensiona, si fa per dire, anche la tribuna d'onore con parcheggio di superficie del Meazza (da 4.600 a 4.500 euro, -2,18%). Il secondo anello rosso va da 420 a 380 euro (-9,53%). E là dove osano le aquile, nella piccionaia del terzo anello, gli abbonati che esercitano la prelazione possono avere il primo anello Verde o Blu e il secondo Rosso o Arancione a soli 190 euro (-5,27%). Non sono da meno Lazio, Milan e Napoli che non toccano di un centesimo gli abbonamenti. In particolare la Lazio che da sei stagioni ha bloccato il costo delle tessere e che dai 20.548 abbonati di 12 mesi fa ora punta al sorpasso sui 24.882 dei giallorossi. Quanto al Napoli, nessun ritocco per i 1.330 abbonati, anche se il presidente De Laurentiis sembra essersi deciso a salire ad almeno 20.000 tessere.
Tornando a Milano, per Inter e Milan andamenti contrastanti: i nerazzurri vincono da anni lo scudetto delle tessere vendute che però, dopo il triplete, sono calate in modo implacabile. Già un anno fa i 35.000 abbonati interisti erano comunque un migliaio in meno rispetto ai 36.890 del dopo Mourinho e si prevede che l'emorragia continui. Dunque, derby della Madonnina già in atto, come sempre d'altronde, con i rossoneri che sperano nell'effetto Balotelli per cercare di recuperare gli oltre 9.000 abbonati persi nella passata stagione. E le cose sembrano andare bene in via Turati perché le 20.
000 tessere già sottoscritte danno la quasi matematica certezza che le 24.670 di dodici mesi fa saranno superate. Ha invece il freno a mano tirato l'Inter che ha toccato i 23.478 abbonamenti ma che per arrivare ai 35.225 di un anno fa, deve ancora farne di strada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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