L'effetto Sinner è che si fa fatica a trovare un campo da tennis su cui giocare. Il che da un certo punto di vista è un bene, perché sempre più gente ha preso (o ripreso) la racchetta in mano sulla scia del Fenomeno Rosso. Ma chi vorrebbe scambiare due palle senza dover sobbarcarsi un abbonamento a un circolo, trova sempre più ostacoli nel trovare un campo libero dove sognare di essere in una finale Slam. La buona notizia è comunque che Jannik sta facendo riaprire molte porte: per esempio nel 2014 giocò a Serramazzoni la Coppa Belardinelli in un centro federale che ora ripartirà dopo quattro anni di chiusura. Però se ci si sposta dai paesi come quello dell'Appennino emiliano verso la città, il discorso si fa più difficile. Il successo insomma ha il suo lato oscuro, ma il lavoro fatto dalla Fitp (si è aggiunto anche il padel, in pieno boom) ha dato numeri da favola. Gli Internazionali d'Italia (diventati un Masters 1000 da 10 giorni) e le Atp Finals a Torino hanno provocato la salita verticale del fatturato fino a 173 milioni e quadruplicato i tesserati a 650 mila e i praticanti a 4 milioni e mezzo. E qui sta il punto: dove li mettiamo tutti questi emuli di Sinner? Il numero di circoli in Italia è arrivato a 1500 (+20% nel 2023), con una grande controtendenza da quando le reti del tennis si trasformavano in quelle di calcetto. Ma proprio perché c'è da riempire la passione, ecco che il presidente federale Binaghi ha annunciato aiuti economici per chi vorrà aprire nuovi club. In pratica: finanziamenti a fondo perduto e niente più tasse sulle gare.
A quel punto sapere dove giocare sarà un attimo.MARRAKECH - Esordio ok per gli italiani: Berrettini ha battuto Shevchenko 6-2, 6-1; Fognini ha superato Gaston 6-7, 6-1, 6-4; Cobolli ha sconfitto Shelbayh 6-1, 6-4.
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