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Terremoto Nazionale

Dopo Fagioli, s'allarga l'inchiesta sulle scommesse clandestine. Digos a Coverciano per interrogare Tonali e Zaniolo: notificati gli atti d'indagine, lasciano il ritiro. Telefonata Gravina-Spalletti. E domani c'è Italia-Malta Il ricordo dello scandalo Rossi-Giordano 1980

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Il ciclone Corona ha sconvolto la Nazionale che stava preparando il suo ritorno in campo con Malta e Inghilterra e fatto precipitare il calcio italiano in un nuovo cupo capitolo di scommesse illegali. Le prime scosse al clima di Coverciano, sede del ritiro azzurro, sono state avvertite già mercoledì sera con il lancio generico firmato da Fabrizio Corona e riferito ad «un altro esponente della Nazionale ancora più famoso di Fagioli». La notte non ha portato consiglio ma solo la promessa di una rovinosa tempesta mediatica che si sarebbe abbattuta sul club Italia e sul cammino verso la qualificazione europea del prossimo anno. In attesa che il caso deflagrasse con l'irruzione delle forze dell'ordine a Coverciano, evocando gli spettri del primo calcio-scommesse targato 1979, Luciano Spalletti ha voluto parlare, da solo, in assenza dei componenti dello staff, con i suoi azzurri. Nessuno è in grado di riferire il tema né il tono di quell'intervento riservato ma conoscendo le idee del ct e il suo modo di affrontare le vicende extra-calcio, non ci vuol molto per farsi una precisa idea. Subito dopo il colloquio riservato, avvenuto nella palestra, sono entrati i collaboratori di Spalletti per illustrare nel dettaglio tecnico il tema dell'allenamento. A pomeriggio inoltrato, in contemporanea con la conclusione dell'interrogatorio di Fabrizio Corona avvenuto presso la Questura di Milano, a Coverciano sono arrivate le forze dell'ordine. Ricevuti da Gigi Buffon, capo delegazione del club Italia, e dal responsabile organizzativo Mauro Vladovich, sono stati scortati fino agli spogliatoi del centro tecnico fiorentino. Qui hanno chiesto a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo di essere accompagnati in un salone dell'albergo per notificare loro gli atti dell'indagine provenienti dalla procura della Repubblica di Torino che ha fatto partire l'inchiesta sulle scommesse effettuate su alcune piattaforme illegali. Nell'occasione, i due dirigenti del club Italia, sono usciti dal salone. L'indiscrezione, secondo cui, ai due azzurri sono stati sequestrati tablet e cellulari, non ha trovato conferma. A quel punto, e soltanto allora, dopo un colloquio tra il presidente Gravina e Spalletti, è intervenuta la federcalcio con una nota ufficiale per comunicare la decisione, «anche a tutela degli interessati», di consentire il rientro presso i rispettivi club, e cioè Newcastle nel caso di Tonali e Aston Villa nel caso di Zaniolo. Soltanto oggi, prima di partire alla volta di Bari della Nazionale, Spalletti comunicherà la convocazione di altri due azzurri, messi telefonicamente in pre-allarme, per sostituire i due azzurri rispediti a casa.

«A prescindere dalla natura degli atti, è un provvedimento di buon senso: i due calciatori non erano nelle condizioni psicologiche per affrontare le due partite» la spiegazione arrivata attraverso la nota federale. Provvedimento inevitabile, a questo punto perché Tonali e Zaniolo dovranno da oggi in poi parlare attraverso i rispettivi legali. Così, per Malta e Inghilterra, Spalletti non avrà né Tonali e nemmeno Zaniolo.

È sembrato di rivedere la stessa scena seguita al marzo 1980: allora, per l'europeo di giugno giocato in casa, Enzo Bearzot dovette rinunciare a Paolo Rossi e Giordano, squalificati dalla giustizia sportiva.

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